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Udinese, quest’anno è l’attacco il reparto più martoriato

Ha dell'incredibile la notizia giunta ieri dal Bruseschi del ko rimediato in allenamento da Jayden Braaf.
Monica Tosolini

Ha dell’incredibile la notizia giunta ieri dal Bruseschi del ko rimediato in allenamento da Jayden Braaf. Una sventura che certifica che stavolta la maledizione degli infortuni colpisce il reparto offensivo bianconero. Assenze pesantissime per Gotti che, dopo le incognite sulle disponibilità legate al problema del Covid, nella prima parte di stagione aveva dovuto rinunciare a corrente alternata a Okaka (ematoma alla coscia che non riusciva a smaltire), Deulofeu (da marzo dello scorso anno in fase di recupero dall’operazione al crociato) e Forestieri (fermato prima da un malanno al bicipite femorale e poi da un problema muscolare). Ad inizio anno la notizia terribile della rottura del crociato per Pussetto, nella prima gara del 2021 contro la Juventus, giusto un girone fa. E da allora un calvario per le punte bianconere, sempre alla ricerca della condizione ottimale ma alle prese con lunghi tempi di recupero. Tanto che, dopo la cessione di Lasagna, Gotti ha dovuto per necessità tattiche e di disponibilità di uomini, avanzare Pereyra accanto alla prima punta.

La situazione è iniziata a precipitare con i problemi al ginocchio di Deulofeu, iniziati a febbraio e conclusi con l’operazione al menisco il 13 aprile. Poi la rottura del crociato anche per Nestorovski venerdì scorso e ieri la notizia di Braaf, che fa temere un altro grave stop. E, non va dimenticato, c’è pure Llorente alle prese con un dolore al collo che ne ha impedito l’impiego nelle ultime partite. In soldoni, a Gotti per l’attacco rimangono ora solo Okaka e Forestieri. Se non è emergenza questa..

Un de ja vù che fa tornare alla mente il momento critico vissuto la scorsa estate dalla mediana bianconera, sulla quale si era abbattuta la maledizione del regista. Era toccata prima a Mandragora, finito ko a Torino il 23 giugno nella prima gara del post lockdown. Il centrocampista napoletano si ruppe il crociato nel momento in cui Gotti aveva più bisogno di lui. Come se non bastasse, ecco fermarsi anche Jajalo, prima per un problema muscolare e immediatamente dopo per un infortunio al legamento collaterale che di fatto lo ha reso indisponibile per l’ultima parte della stagione. Gotti ha dovuto affidarsi a Walace, con buoni risultati, ma poteva essere il brasiliano immune da quella maledizione? Certo che no, ed ecco per lui l’infortunio alla spalla prima della storica gara contro la Juventus vinta dall’Udinese per 2-1 schierando un centrocampo formato da Ter Avest, Fofana, De Paul, Sema, Zeegelaar. 

Nessuna meraviglia, quindi, se a inizio stagione l’Udinese si trovava in rosa Mandragora, Jajalo, Walace e Arslan come possibili interpreti per il ruolo di play.

Ora che la sfortuna si è abbattuta sull’attacco, dovremmo aspettarci corposi rinforzi in un reparto che potrebbe rimanere privo di Pussetto (è del Watford), Deulofeu (le sirene spagnole lo allettano molto), Llorente (vedi Deulofeu), Braaf (fresco infortunato e in prestito dal City), Nestorovski (sarà nuovamente disponibile solo ad autunno inoltrato). 

A maggio, si sa, è già tempo di calciomercato..

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