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Udinese, la sosta ora fa bene

La gara contro il Genoa, alla vigilia, era una di quelle da vincere.
Monica Tosolini

La gara contro il Genoa, alla vigilia, era una di quelle da vincere. Alla fine, invece, l’Udinese si ritrova a esultare per uno 0-0 che sta stretto al Grifone. Quella vista al Ferraris non era sicuramente l’Udinese che ci si aspettava e nulla aveva a che fare con la formazione che ha fermato il Milan sull’1-1 e strapazzato il Cagliari a domicilio per 0-4. Eppure, gli interpreti schierati da Cioffi a Marassi erano per 10 undicesimi gli stessi visti in Sardegna: l’unico volto diverso era quello di Perez, che ha sostituito Samir. A mancare, però, è stato l’atteggiamento grintoso che tanto pretende il mister. La squadra sta sicuramente affrontando difficoltà conseguenti al recente focolaio Covid: è chiaro che non tutti i giocatori siano adesso atleticamente sullo stesso piano. E si può pensare che questa situazione abbia penalizzato i singoli anche a livello psicologico. Ma è dura accettare un comportamento in campo come quello visto sabato.

Stavolta, quindi, per la squadra di Cioffi è il caso di dire che la sosta cade a pennello. Anche perchè, dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico, da domani avrà modo di allenarsi a dovere in queste due settimane per ritrovare uniformità di energie e soprattutto di pensiero e motivazioni. Potrà inoltre ritrovare gli equilibri dopo i soliti scompensi portati dal mercato. Benkovic e Marì avranno più tempo per ambientarsi, e chissà che l’ex Arsenal non possa essere buttato nella mischia già alla ripresa, contro il Torino.

Nel frattempo gli uomini mercato dovranno ‘aggiustare’ la rosa. La finestra concessa per le operazioni di riparazione chiude alle 20 del 31 gennaio, in tempo per riorganizzare il nuovo gruppo prima del match al ‘Friuli’.

Marino ha fatto intendere che le prossime mosse saranno concentrate nelle ultime ore di trattative, ma già ora si tesse la tela per il quadro finale, e oltre. Rinforzi sono attesi per la mediana, che non può limitarsi ad attendere il rientro di Pereyra. Ma la proprietà, in questo momento, deve concentrarsi anche su quanto sta accadendo oltremanica: l’avventura di Ranieri sulla panchina del Watford sembra agli sgoccioli e la situazione è molto delicata. La squadra londinese non può permettersi di perdere la Premier e il penultimo posto attuale degli Hornets richiede grande attenzione. Sabato 5 febbraio c’è l’atteso recupero dello scontro salvezza con il Burnley, ancora fanalino di coda di Premier, distante due sole lunghezze dalla squadra dei Pozzo. Quello è un appuntamento cruciale per il quale c’è molto da lavorare. 

Per la dirigenza friulana, quindi, si prospettano due settimane intense: mai come adesso il tempo a disposizione risulta importante. Ma lo è anche per chi deve lavorare sul campo: chiuso un gennaio ‘nero’ (nell’arco dell’intero mese è arrivato solo il punto di Genoa, mentre 8 sono stati i gol presi e 2 quelli fatti), l’Udinese deve ritrovarsi e iniziare a correre per quello che era il traguardo fissato ad inizio stagione, il decimo posto. La sosta dovrà essere sfruttata a dovere, da tutti. 

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