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Udinese, i numeri del girone di andata

L’Udinese chiude il girone di andata a 18 punti così suddivisi: 4 vittorie, 6 pareggi e 9 sconfitte.
Monica Tosolini

L’Udinese chiude il girone di andata a 18 punti così suddivisi: 4 vittorie, 6 pareggi e 9 sconfitte. La scorsa stagione i punti furono 24, ben 6 in più suddivisi sullo stesso numero di sconfitte (9): a variare furono le vittorie (7) a scapito dei pareggi (3). La differenza, a livello puramente numerico, risiede fra i pareggi e le vittorie.

Ma invece voglio analizzare prima le sconfitte. Quest’anno abbiamo perso 9 partite, quasi tutte contro le prime dieci squadre della classifica. Di queste 9 sconfitte, ben 6 sono avvenute con un solo gol di scarto. La scorsa stagione, sempre su 9 sconfitte, quelle “risicate” furono 4, due in meno. Due terzi dei punti li abbiamo ottenute contro le ultime 9 squadre, un solo terzo contro le prime 10. Ergo, la squadra è nettamente superiore alle pari classificate o quasi, ma ha fallito nel salto di qualità.

Ed allora andiamo a controllare un altro dato: l’anno scorso, nel girone di andata, si segnarono 17 gol contro i 20 di quest’anno. La nostra difesa subì 28 gol come quest’anno. Un attacco leggermente più prolifico ha determinato un risultato inferiore: come mai? Sempre lo scorso campionato, i clean sheet (le partite senza subire un gol) furono 7 contro le sole 4 di questa stagione (in realtà, al netto delle nefandezze di Calvarese, sarebbero potute essere 5…). Invece, le partite in cui non abbiamo segnato furono 7 l’anno scorso come quest’anno.

Si direbbe che il nostro principal problema è la difesa: di sicuro l’infortunio di Nuytinck ha creato parecchi problemi alla retroguardia, così come la malattia di De Maio, che l’anno scorso era un giocatore di sicuro affidamento.

Ma ci sono altri due dati che serve per analizzare le potenzialità della squadra.

Il primo: siamo all’undicesimo posto per occasioni da gol, tiri in porta e nello specchio, siamo l’ottava difesa del campionato eppure siamo 14esimi in classifica. Un controsenso.

Il secondo: la differenza fra pali presi e pali subiti ci vede come la squadra più sfortunata di tutta la serie A. O imprecisa…

E’ chiaro come il sole che quest’anno l’Udinese gioca più avanzata e un calcio molto più propositivo. Una squadra con l’undicesimo attacco per occasioni create e l’ottava difesa dovrebbe stare dalla parte sinistra della classifica, invece si ritrova a destra.

Il problema è sempre quello, dalla cessione di Di Natale in poi ed ancora più dal ritorno di Zapata al Napoli senza che si trovasse un sostituto: l’attaccante che segna. Se andate a guardare le statistiche sui goleador di squadra, il nostro primo giocatore è un centrocampista, Rodrigo De Paul con 4 gol. Solo il Parma ci eguaglia per bassa concentrazione realizzativa su un singolo, ma con un attaccante, Gervinho. L’altra squadra senza bomber è il Benevento dove, però, a 4 gol sono due giocatori di cui una punta. Tanto per fare degli esempi: Crotone, ultimo e promosso dalla B ha Simy con 7 gol, Lo Spezia ha Nzola con 9 gol, e via a crescere. Non credo serva molto andare a ricordare che abbiamo in squadra l’attaccante con il record statistico di occasioni sprecate in questo girone d’andata.

A questo va sicuramente aggiunto l’infortunio di Okaka (uno che comunque segna poco) e Pussetto che pareva finalmente esploso, ma che ha subito un grave infortunio. Se già questa estate era chiara la mancanza di una prima punta da almeno 10 gol a campionato, ora tale mancanza ha connotazione addirittura tragica. Pensate che le partite “veramente” perse, quelle con due gol di scarto o più, sono state 5 l’anno scorso e solo 3 quest’anno. Di queste tre, una con circa 10 giocatori nostri infortunati (Spezia), caso più unico che raro, quindi potremmo contare veramente solo due sconfitte: contro la Juventus e contro il Benevento.​ L’Udinese è nettamente migliorata, eppure ha raccolto meno.

Un ultimo dato: lo scorso campionato, ai 24 punti dell’andata, seguirono 21 nel ritorno in quanto il calendario del girone autunnale era particolarmente favorevole.

Quest’anno potremo fare tranquillamente più di 21 punti nel ritorno, ma serve, necessariamente, obbligatoriamente, almeno una punta che sappia segnare gol a ripetizione. Possibilmente, cercando di non incappare nell’ennesimo “Maxi Lopez”…

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