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Torino: Per Gotti e Mandragora emozioni forti

Ci sono avversari che, più di altri, mettono i brividi.
Monica Tosolini

Ci sono avversari che, più di altri, mettono i brividi. Possono essere brividi di piacere o di dolore, a seconda dei ricordi che lasciano. Il Torino è sicuramente un avversario particolare per due bianconeri che sperano entrambi di esserci sabato all’Olimpico Grande Torino. Gotti e Mandragora contro i granata hanno vissuto emozioni opposte e sicuramente, magari solo per qualche istante, prima di sabato li rivivranno. 

Il mister ha esordito da titolare della panchina bianconero proprio contro il Torino, il 20 ottobre 2019, un anno fa, sostituendo Igor Tudor incappato nel turno di squalifica dopo l’espulsione di Firenze. L’Udinese non decollava e aveva bisogno di punti. Ne aveva raccolti fino a quel momento 7 in 7 partite e già era scattato l’allarme per un attacco in palese difficoltà: aveva realizzato solo 3 reti, mentre la difesa ne aveva subìte il doppio. Quel giorno Gotti ottenne un successo preziosissimo, firmato da Okaka al 42′ su appoggio di Rolando Mandragora.

E anche Rolando Mandragora, recuperato dall’infortunio al crociato patito il 23 giugno al minuto 54  proprio all’Olimpico Grande Torino e dal più recente breve stop, è pronto a riprendere le redini della squadra, Walace permettendo. 

Per il n 38 napoletano, che già ha saggiato il campo nei 23 minuti finali contro il Genoa, potrebbe arrivare la maglia da titolare. E così chiudere il cerchio, ripartire da dove tutto si era sfortunatamente interrotto. 

L’Udinese a Torino cerca continuità di prestazione e di risultati, Mandragora la rinascita definitiva. Non sarà facile, i granata hanno la pressione del risultato a tutti i costi, ma questa Udinese ha le motivazioni giuste per voler continuare sulla strada tracciata contro Genoa e Lazio.

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