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Porte chiuse al ‘Friuli’: una situazione che potrebbe rimanere ‘unica’

Quella andata in scena ieri allo stadio ‘Friuli’ potrebbe essere l’unica gara disputata dai bianconeri a porte chiuse ma anche l’ultima in cui sono stati impegnati per questa stagione.
Monica Tosolini

Quella andata in scena ieri allo stadio ‘Friuli’ potrebbe essere l’unica gara disputata dai bianconeri a porte chiuse ma anche l’ultima in cui sono stati impegnati per questa stagione. Alla fine si è giocato, si è portato a casa un punto, ma con la consapevolezza che domani quasi sicuramente arriverà lo stop già sollecitato ieri da Tommasi, che è riuscito solamente a far slittare di un’ora e mezza Parma-Spal, dal ministro Spadafora, dagli stessi giocatori.

Balotelli, che dovrebbe scendere in campo questa sera nel posticipo contro il Sassuolo, si era chiaramente espresso in mattinata; Petagna lo ha fatto nel dopo gara con un eloquente post su Instagram in cui fa notare che “Si è giocato, ho anche segnato ma oggi nessuno ha vinto. In questo momento di difficoltà il calcio deve essere messo da parte. La salute di tutti gli italiani al primo posto. Poi torneremo a giocare”.

In casa bianconera a condividere il pensiero del collega è stato Stefano Okaka, che a Sky non ha avuto esitazioni nel dire che “adesso vediamo quello che succede fuori dal campo perché la situazione, come vediamo, sta andando avanti e di fronte alla salute, penso non si debba scherzare. Chi dovrà prendere delle decisioni, speriamo le prenda per il bene di tutta la Nazione. La mia posizione? Di fronte alla salute la scelta diventa facile. Se il problema si complica, è scontata. Siamo tutti esseri umani: deve prevalere la salute e il benessere di tutti”.

Gli ha fatto eco Rodrigo De Paul al canale ufficiale a cui, in sintesi, ha affermato: “Se viene detto che non è il caso di giocare, che bisogna fermarsi, credo che il calcio non possa fare il contrario”.

La volontà di bloccare tutto sembra essere effettivamente quella dei calciatori, ma è però tuttora in contrasto con il pensiero della maggior parte delle società. Il Governo ha dato dei suggerimenti, la Lega non li ha raccolti, ricordando l’imposizione sugli stadi chiusi. Spadafora ha replicato di aver confidato nel buon senso della Lega, che a questo punto sembra andare verso il commissariamento. Il caos nel quale continua a muoversi la serie A dovrebbe essere risolto una volta per tutte domani dalla riunione straordinaria del Consiglio Federale: si va verso lo stop del campionato. Fino al 3 aprile o definitivo? Ecco un altro aspetto che apre già a mille ipotesi e nuovi scontri. Una cosa pare certa: questa guerra non finirà qui..

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