Un’immagine che ben rappresenta la grinta di Davide Nicola è questa: De Paul a terra, il tecnico che si sporge all’interno del campo, lo ‘aiuta’ a rialzarsi e lo rispedisce in battaglia. De Paul segnerà la rete della vittoria contro la Roma, ‘prima’ con Nicola sulla panchina dell’Udinese. Era iniziata così la sua breve avventura in Friuli. Chiamato al posto di Velazquez per portare la squadra alla salvezza e possibilmente iniziare un ciclo (in occasione della sua presentazione, il Dg Franco Collavino spiegò che l’Udinese lo aveva messo sotto contratto fino al termine della stagione 2019/20), non gli fu dato il tempo di portare a termine un progetto in cui credeva e al quale si stava dedicando anima e corpo. Fu un addio amaro per lui quello all’Udinese, ma situazioni del genere fanno parte del percorso di un allenatore e Nicola lo sa bene.
Per questo nella sua prima volta da ex al ‘Friuli’ non c’è alcun sentimento di rivalsa, nessuna voglia di rivincita: nella sua testa c’è solo il Genoa e il suo unico pensiero è portare alla salvezza il Grifone. Ieri Nicola non ha tenuto la consueta conferenza stampa prepartita, forse proprio per evitare titoli che secondo lui sarebbero stati fuori luogo. Il tema di Udinese-Genoa è la conquista di punti preziosi, riproponendo quel Genoa che ha saputo rivitalizzare e portare sopra la zona rossa grazie a gioco e risultati in poco più di due mesi prima del lockdown.
Il Genoa viene da tre partite in cui non ha brillato, ha conquistato un solo punto in rimonta, ma sembra avviato nuovamente al percorso migliore, secondo Nicola che vede la squadra in crescita. Sicuramente per il tecnico piemontese quello di oggi sarà un ritorno emotivamente particolare, almeno fino al fischio d’inizio. Poi il campo del Friuli diventerà il solito rettangolo verde in cui esprimersi al meglio per raggiungere l’obiettivo, i punti. Ne sono in palio di pesantissimi, per entrambe le squadre.
