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Musso: “L’incertezza sul mio futuro non mi toglie il sonno”

In attesa delle decisione sulla guida tecnica della prossima stagione, l'Udinese si appresta ad un mercato che dovrebbe rivoluzionare il volto della squadra.
Monica Tosolini

In attesa della decisione sulla guida tecnica della prossima stagione, l’Udinese si appresta ad un mercato che dovrebbe rivoluzionare il volto della squadra. Le due colonne, che da anni trascinano la squadra alla salvezza, sembrano destinate davvero all’addio. Rodrigo De Paul è più vicino ai saluti di quanto non lo sia Juan Musso, ma entrambi sono nei radar di grandi squadre. Quali, è ancora da decidere, visto che potrebbe scatenarsi un’asta a tutto vantaggio dell’Udinese. 

Il portiere argentino, appena aggregatosi nuovamente all’Albiceleste in vista degli impegni per le qualificazioni ai Mondiali 2022, continua a dribblare l’argomento.

Intervistato da ‘onefootball.com‘ ha spiegato: “Non mi sono mai sentito condizionato dalle voci di mercato, perchè è dal primo anno che sono qui che sento parlare di queste cose. Io non leggo tutto e non ce la farei mai, ma so che già dopo la prima stagione qua c’erano voci di mercato che non venivano nè da parte mia nè dal mio procuratore, lo so e lo posso anche dimostrare. Può essere una cosa bella sentire di questi interessamenti, puoi pensare che qualcosa di buono sto facendo ma a me piace fare le cose per bene, finire il lavoro dove si è iniziato, crescere, migliorare. Non mi toglie il sonno sentire che una squadra mi vuole e l’altra no. Davvero non mi toglie niente: per me la strada è dirtta, ogni giorno ha la sua storia, i suoi problemi. Non ha nessun senso andare a vedere possibilità che non puoi controllare. Andrà come Dio vuole, io sono felice di giocare a calcio, per me l’importante è fare le cose bene. Il prossimo anno? Vediamo, è una cosa che non posso controllare. Non so se continuerò qua. Non posso dire se continuerò qua al 100%, se arriva una buona offerta per me e per la società è giusto che vinciamo tutti. Ma se non succede, io sono qua, sto bene, non cerco la felicità altrove. E’ una incertezza che c’è, ma che non mi toglie il sonno”.

Riguardo al campionato dei bianconeri, poi, afferma: “La squadra ci ha sempre messo la squadra per se stessa e per l’allenatore. Una volta sono rimasto sorpreso, quando mi hanno detto che Luca Gotti era in discussione. Io non leggo i giornali, non leggo i social e sono davvero rimasto sorpreso. Non lo sapevo e gli ho detto che per noi non è mai stato in discussione. All’interno del gruppo non è mai stato in discussione, anzi. Quando arrivano risultati negativi, i primi dispiaciuti siamo noi, i primi a volerci mettere la faccia siamo noi. Abbiamo sempre cercato di dare qualcosa in più e il mister ha influito tanto: lui ci conosce da due anni, con lui abbiamo fatto un percorso che tante squadre non sono riuscite a fare. Il discorso salvezza lo abbiamo chiuso tre mesi fa e non era una cosa facile. Ed è una cosa di cui l’Udinese può andare orgogliosa. Poi se arrivi decimo, nono o ottavo tu fai il massimo, ma è anche difficile

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