Home » L’Udinese torna a vincere al ‘Friuli’ tra i tifosi festanti

L’Udinese torna a vincere al ‘Friuli’ tra i tifosi festanti

A poche battute dalla fine del mercato va in scena come da rituale per le ultime stagioni, la seconda di campionato
Monica Tosolini

A poche battute dalla fine del mercato va in scena come da rituale per le ultime stagioni, la seconda di campionato; si gioca sempre al Friuli ma stavolta con una neopromossa, il Venezia di Paolino Poggi, indimenticato bomber di fine anni ‘90, oggi ds dei veneti, e di quel Paolo Zanetti, apprezzato tecnico artefice del ritorno in A, che solo un paio di mesi or sono sembrava essere veramente ad un passo dal divenire tecnico dei friulani. La compagine arancioneroverde coscente di non disporre sino a qualche mese fa di talenti eccelsi, si è data molto da fare in fase di mercato ingaggiando senza badare a spese, una decina di elementi apparentemente più pronti alla categoria, tra cui spiccano l’ex milanista Mattia Caldara (valutato in passato 40 milioni e trattato anche dall’Udinese), il 19.enne centrocampista centrale italo-americano Gianluca Busio, nazionale USA acquistato per la cifra record di 6 milioni più 4 di bonus, il trequartista islandese Sigurdsson dal CSKA Mosca, oltre alle punte, il francese Henry e il nigeriano Okereke subito dentro al posto di bomber Forte.

Al Friuli scende dunque una squadra assai diversa da quella impiegata al Maradona Stadium, dove tra squalifiche ed indisponibilità al 38.enne tecnico di Valdagno son venute meno ben 7/8 pedine; l’età media si abbassa dunque dai 27 di Napoli ai 24 di Udine.

Gotti non rinuncia al canonico 3511 con il probabile partente (serve adeguata visibilità per elevarne il valore) STRYGER LARSEN impiegato dal primo minuto in luogo dello scalpitante UDOGIE. Per il neo arrivato SUCCESS e per i giovani FEDRIZZI e IANESI, c’è la panchina.

Parte la contesa e sin dai primi minuti si intuisce la buona organizzazione dei lagunari; pressing alto, squadra corta e fraseggio rapido ciò che Zanetti sembra esser riuscito ad infondere anche agli ultimi arrivati subito buttati nella mischia. È proprio la squadra ospite ad avere l’occasione per passare in vantaggio, ma l’ex Ajax, il norvegese Johnsen si fa ipnotizzare da Silvestri.

Il refrain sembra essere il seguente: il Venezia corre e gioca, l’Udinese riparte con folate ad alta intensità. Prima ARSLAN scalda le mani a Lezzerini, poi è MOLINA ad involarsi per 60 metri inventandosi un gran assist per Nacho posizionato sul dischetto del rigore. Come da manuale del calcio, stop di petto e collo pieno sul primo palo con portiere impotente: PUSSETTO è tornato!

Alla ripresa la squadra di Zanetti tenta il recupero partendo forte senza per questo schierarlo…, ma SILVESTRI si dimostra all’altezza dell’illustre predecessore, quando si oppone a Okereke con un tuffo basso dopo un tiro scoccato dal limite dal nigeriano.

L’Udinese appare vigile e sorniona fatta di giocatori che la massima categoria la conoscono a menadito. È sufficiente di fatto l’errore del giovane Busio posizionato davanti alla propria mediana, per scatenare la fame degli avanti nell’occasione indossanti la seconda maglia, senz’altro meno accattivante per gli occhi e i cuori del tifoso, e chiudere i conti. Ci pensava un illuminato DEULOFEU, entrato pochi minuti prima a sostituire un positivo MAKENGO, a mettere il sigillo alla gara dopo che Gotti come contro la Juve, propendeva per arretrare el Tucu in mezzo al campo, impostando i suoi con il noto 352 conosciuto, affiancando l’ex Barça al recuperato PUSSETTO.

Incassato il raddoppio, gli ospiti che alla fine oltre ad un superiore possesso palla, nel tabellino riporteranno ben 6 km di corsa oltre ai nostri – dimostrando peraltro che persino i numeri nel calcio meritano adeguata lettura – si squagliavano come neve al sole lasciando campo ai baldanzosi padroni di casa, da anni incapaci di partire così bene.

Il terzo gol finale di MOLINA non era che il suggello ad una gran giornata. 3-0 non si vedeva da tempo al Friuli.

Risultato dunque importante che non deve però bloccare l’innesto di una punta di valore espressamente richiesta dal tecnico, assolutamente necessaria qualora le ambizioni non si limitino ai soliti 40 canonici.

Peccato per STRYGER – si faccia uno sforzo per accontentarlo – la cui partenza lascerà un vuoto, ma se deve rimanere controvoglia meglio cambi aria. Con SOPPY oltre ad una punta di qualità – in cassa i milioncini non mancano di certo – l’organico sembrerebbe a posto. PEREZ è innesto di qualità, il giovane terzino francese è stato inseguito con forza, ora lo sforzo mancante va riservato per il 9, indipendentemente dall’inserimento di SUCCESS che rimane alternativo a PUSSETTO.

Personalmente facciamo il tifo per BETO BETUNCAL del Portimonense, il giovane bomber di Lisbona di cui si dice un gran bene, seguito anche dal Porto. Ai 20 richiesti dal club dell’Algarve, l’Udinese non arriverà, stiamone certi, ma a 7/8 più qualche bonus facilmente raggiungibile auspichiamo ci si voglia arrivare. Basta scarti degli altri, gente rotta, o peggio, giovani che non vogliono crescere. Andiamo sul sicuro, poiché “chi ben spende meno spende” , massima sempre attuale.

In fondo sembra manchi davvero poco a poter rasserenare, almeno da intenti, un po’ di cuori in sofferenza da troppi anni.

mediafriuli_white.png
©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia