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L’Udinese splende grazie ad una stella

Crotone è tappa decisiva per comprendere quanto il futuro dell’Udinese e di GOTTI possa dipanarsi entro i confini di una reciproca condivisione.
Monica Tosolini

Crotone è tappa decisiva per comprendere quanto il futuro dell’Udinese e di GOTTI possa dipanarsi entro i confini di una reciproca condivisione. La stagione ‘21/22 mai come quest’anno sarà appesa ai bilanci. Le prime società a muoversi solitamente, sono quelle più facoltose, che quest’anno però, a causa degli elevati ingaggi, hanno pagato più di altri l’effetto della pandemia. Evidente per conseguenza, si attendano gli esiti delle qualificazioni in Champions per dare il via al domino di mercato. Sotto traccia altresì, le forze mediane iniziano a muovere i primi passi al fine di identificare possibili soluzioni tecniche in ottica ‘22.

Allo Scida per rimanere al 31º turno, scenderanno 4 elementi interessanti che i friulani tengono d’occhio da tempo: l’attaccante nigeriano di 2 metri Nwankwo Simy autore di ben 16 centri e 2 assist in 2222’ giocati, la talentuosa mezza punta brasiliana Messias, vera rivelazione tecnica del torneo, l’esterno sinistro polacco di centrocampo Reza, oltre all’ala destra franco-algerina Ounas, di proprietà però del Napoli di ADL, altra società con la quale gli scambi sono ricorrenti. È ipotesi plausibile che almeno un paio di questi, concorrenza permettendo, possano far parte dell’organico bianconero 21/22.

Serse Cosmi che a Udine ha vissuto l’apice di una carriera fatta di alti e bassi, è notoriamente un gran motivatore che poco ama la tattica, forse l’opposto del mister bianconero. Ha raccolto in stagione l’eredità di un altro ex calciatore bn, quel Giovanni Stroppa che solo una decina di mesi addietro è stato capace di riportare i pitagorici tra l’elite del calcio nazionale. In questa stagione altresì, la retrocessione in casa dei calabresi si è di fatto materializzata nel turno precedente al Picco di Spezia, quando avanti sorprendentemente nel risultato ad una manciata di minuti dallo scadere, la compagine rossoblu si è fatta prima agganciare poi superare dalla banda di Italiano, un tecnico che i ben informati sanno essere molto apprezzato dalla famiglia Pozzo.

Analizzati i 13 gol fatti e 15 subiti nelle ultimi 5 gare guidate dal tecnico di San Giovanni Pg, son di per se già un programma in ottica gara. Squadra che sa trovare il gol ma che subisce troppo. L’Udinese si presenta allo Scida con il 352, dopo aver recuperato NUYTINCK nella retroguardia; titolarità per WALACE in mezzo con NESTOROVSKI in avanti ad affiancare OKAKA, mentre il Tucu va a fortificare la zona mediana.

La prima mezz’ora è soporifera come spesso accade ai bianconeri che in approccio gara tendono a palesarsi più meditativi che garibaldini. Fortunatamente il Diez lo abbiamo (ancora per poco) noi, e quando il talento di Sarandì decide di accendere la luce, per gli avversari il più delle volte son dolori. Un paio di imbucate per il dinamico MOLINA, due o tre aperture illuminanti, sino a che non arriva la rete del vantaggio su apprezzabile imbucata di NESTOROVSKI, sempre caparbio nelle azioni di gioco che lo coinvolgono. Il tiro sotto misura appare non più che gioco da ragazzi per Rodri che in scioltezza porta in vantaggio i suoi.

Poche le emozioni in frazione, ma vantaggio meritato dagli uomini di GOTTI nonostante un arbitraggio scarso come non si vedeva da tempo. Massimi (arbitro) veramente sui minimi… concedeteci questa battuta!

Alla ripresa il cliché è il medesimo, Udinese tendente ad ingessare la gara imperniata sul vantaggio minimo, forte di una superiorità tecnica acclarata. I rischi per MUSSO tendono a zero, almeno sino a quando MOLINA in leggero ritardo su un’incursione di Reza, nel rimpallo conseguente toccava con un braccio, anatomicamente inalienabile, non avrebbe potuto eliminare… rigore che Simy all’ottavo centro stagionale su penalty non si lasciava sfuggire – en plein.

La gara sul pari, corroborava gli uomini di Cosmi fornendo un minimo sussulto che però durava appena qualche attimo. Ci pensava il capitano a mettere il sigillo con un’altra perla che metteva in ginocchio l’intera difesa calabrese. Imbeccato dal Tucu al limite dell’area l’argentino dispensava tocchi di rara classe arrivando ad appoggiare in scioltezza. Solo i grandi giocatori sanno rendere semplici le situazioni complesse.

E intanto qualcuno si frega le mani ( 50G basteranno ora?) La gara sembra incanalata verso il 2-1, ma un mezzo pasticcio in difesa aggiunto ad una spinta malandrina dell’ariete di casa – ancora una volta ignorata da un arbitro scarsissimo – favorisce un legno dello stesso Simy dal sapore vagamente beffardo quando lentamente il colpo sembrava infilarsi nell’angolino basso alla sinistra di un impotente MUSSO. Scampata la beffa, al 90º di gioco un fallo del momentaneamente difendente RDP al limite dell’area bn, intervento in gamba tesa da giallo per 99 arbitri su 100, favoriva il protagonismo di un direttore di gara dalla mediocrità disarmante – rosso diretto e 3 minuti in apnea per gli uomini di GOTTI – assolutamente inadeguato alla massima serie.

Gara non memorabile va ribadito, ma obiettivo salvezza ragionevolmente raggiunto visti i 36 punti raggiunti a -7 dalla fine. La vittoria mette fine ad una mini-crisi che aveva portato un solo punto in 4 gare. Certo, se i punti ottenuti nelle 4 precedenti fossero stati 6 o magari 7, anziché uno, ora parleremmo di ben altro e il 10º posto non sarebbe stato così irraggiungibile. Con il Verona distante 5 punti ma in leggera involuzione, e la Samp a 39 (+3) con un calendario che la vede in trasferta al Friuli alla penultima, i giochi per la parte sinistra non sono ancora fatti, a patto che la squadra si liberi di una pressione psicologica che spesso la attanaglia frenandola rispetto ad un potenziale, a sensazione, mai pienamente espresso.

In fondo non sappiamo ancora se l’Udinese e GOTTI legheranno tra loro i propri destini – si narra di richieste importanti da parte del tecnico la cui autostima evidentemente non è più paragonabile a quella di 15 mesi fa quando venne chiamato a sostituire Tudor, oltre ad interessamenti di club importanti come Sassuolo Samp e Parma – crediamo tuttavia che la squalifica di DE PAUL con il Cagliari, crei la paradossale opportunità di testare l’ossatura della squadra destinata ad affrontare la prossima stagione. Il capitano lascerà il Friuli a causa di una diversa levatura acquisita, MUSSO potrebbe seguirlo, lo stesso MOLINA sembra godere di buon mercato e si sa che la bottega dei Pozzo pur essendo cara, è pur sempre una bottega..

In difesa, con il riscatto auspicabile di BONIFAZI, rimarrebbero 4 i moschettieri di buon livello, con garanzie fornite che sembrano ampie; verrà integrato il reparto con un giovane di prospettiva. In mezzo se rimane GOTTI, andrà risolto il dilemma ARSLAN – WALACE poiché la sensazione è che gradiscano la stessa porzione di campo. Il Tucu forze permettendo, farà il DE PAUL, ma è ovvio che un elemento di livello andrà inserito. Uno tra MAKENGO (da ritestare) e COULIBALY di ritorno da Salerno, potrebbe venire inserito nei 3 di centrocampo. Se tuttavia non dovessero dare ampie garanzie, ecco che a parziale conguaglio dalle uscite di qualità, dovrà arrivare un centrocampista di dinamismo e gol assolutamente affidabile (mancheranno i gol e gli assist del capocannoniere)! Tra gli esterni, MOLINA salvo clamorose offerte (Atletico Madrid) dovrebbe esser lasciato maturare per farne lievitare il valore, mentre a STRYGER jolly prezioso, verrà fatta un’offerta per prolungare il rapporto. OUWEJAN dovrebbe venire preferito a ZEEGELAR per la fascia sinistra, ma occhio a REZA del Crotone, elemento che non dovrebbe costare molto e che non dispiace affatto.

In avanti ci sarà da lavorare molto. L’unico sicuro in rosa è PUSSETTO (da riscattare dal Watford), ma andrà recuperato totalmente sul piano atletico dopo il grave infortunio patito. FORESTIERI con GOTTI rimarrebbe per un ruolo tattico da mezza punta, utile specie per le gare in trasferta. Un attaccante serve, inutile nascorderlo. DEULOFEU è diviso tra il ritorno in patria (Villareal) e la sfida in bianconero una volta recuperata una condizione atletica accettabile. BRAAF dopo accordo con il City servirà a stimolare adeguatamente lo spagnolo. OKAKA e NESTOROVSKI dovrebbero partire mentre un buon rincalzo, da verificare in precampionato, potrebbe essere il 27.enne bosniaco (sotto contratto) Riad BAJIC, che molto bene sta facendo nell’Ascoli di Sottil. Da non escludere infine un arrivo nel settore avanzato dai cugini d’oltre Manica del Watford, oramai promossi, come il nigeriano Isaac Success possibile in alternativa al connazionale crotonese Simy.

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