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L’Udinese si scopre in colpevole ritardo

Udinese da rivedere
Monica Tosolini

Sarà la vicenda DE PAUL, sarà la retrocessione del Watford, sarà il mercato semi-paralizzato dalla pandemia, sarà il “braccino corto” che da anni caratterizza le sessioni di mercato bianconero, fatto sta che in prossimità dell’avvio di torneo, la squadra si rivela, speriamo di sbagliarci, desolatamente impreparata all’evento.

Due vittorie risicate con formazioni di basso lignaggio, e soprattutto due sconfitte con 0 reti realizzate incrociando le armi con compagini dal profilo cadetto (Venezia e Spal), ingenerano nell’ambiente a pochi giorni dal via, tutt’altro che serenità.

Nessun organo di stampa inserisce l’organico bn tra quelli esclusi dalla lotta salvezza, quasi a sancire un mantra divenuto oramai consuetudine nelle ultime stagioni – nessuna ambizione è ammessa oltre la salvaguardia della categoria.

Se puoi a tutto ciò, si aggiungono le partenze certe, oltre ai presunti arrivi, c’è di che preoccuparsi! FOFANÀ se ne voleva andare, bene (anzi male), non sarà stato un iradiddio, ma il suo onesto contributo lo poteva fornire; il BARAK prima maniera forse non si rivedrà più, ma a GOTTI anche un giocatore all’80% della forma, poteva far più che comodo. OKAKA lusingato dagli lira turca ed EKONG hanno le valigie in mano, mentre i sostituti si chiamano PRÖDL (bravo ma reduce da inattività prolungata oltre che ignaro del campionato nazionale) e STUPAREVIC, un millenial forse anche potenzialmente campione, ma sicuramente acerbo, – 0 gol nel Vozdovac Liga Serba – e soprattutto difficilmente immaginabile come solutore degli endemici mali d’attacco che affliggono da tempo la squadra, in quanto non goleador di razza.

Sarà dunque bene illudersi poco sul rendimento palesato nel periodo post lockdown, dove la squadra aveva trovato una sua precisa identità, poiché i valori tecnici e fisici espressi, hanno inevitabilmente risentito di parametri di merito aleatori o quantomeno irriproducibili.

Milan 30 punti; Atalanta 27 punti; Inter 25 punti; Roma 25 punti; Napoli 23 punti; Juventus 20 punti; Sassuolo 19 punti; Fiorentina 19 punti;

Le prime otto per punti conquistati, al nono posto l’Udinese con 17.

Riflettiamo solo sulle gare con Juve, Lecce e Sassuolo per immaginare un probabile sviluppo di gara in condizioni standard..

Per giunta, l’organico è ancora paradossalmente numeroso. INGELSSON è ripartito per la seconda divisione tedesca, BAJIC andrà ad aggregarsi a MATOS anche lui diretto verso l’Ascoli, società che oltre a replicare i colori sociali, rischia di divenire una sorta di “refugium peccatorum” per la società dei Pozzo. Terra marchigiana anche vetrina però capace di acclarare errori commessi nel recente reclutamento di elementi apparsi inadeguati, ad esser benevoli impreparati, alla massima categoria.

Andiamo ai reparti. Portiere e difesa, pur con la rinuncia probabilissima ad EKONG (5 anni per lui al Watford) sembrano i reparti più affidabili. GOTTI non vedeva nel nigeriano una pedina inamovibile dello scacchiere, dunque col recupero auspicabile di PRÖDL e speriamo nell’immediato quello fisico di NUYTINCK, non annotiamo deficit rispetto al passato. MUSSO, BECÃO e in parte SAMIR dovrebbero migliorare nel rendimento, NUYTINCK e DE MAIO li conosciamo, PRÖDL e MAZZOLO se rimarrà, danno sufficienti garanzie al comparto.

Tra gli esterni c’è da lavorare ancora sul piano tattico, complice l’indisponibilità di un titolare certo, STRYGER fuori per almeno 5/6 gare. Il nuovo arrivo OUWEJAN scalerà ben presto a sinistra le gerarchie, superando a nostro avviso il connazionale ZEEGELAAR, il quale ha dalla sua il vantaggio di conoscere meglio il calcio nostrano. L’olandese ex AZ ha buona tecnica di base, non sappiamo ancora quanto sia abile nella fase di non possesso e in disciplina di ordine tattico. A destra MOLINA avrà necessità di tempo, dunque l’unica certezza è data da TER AVEST, sempre ordinato ma incapace di andare oltre il “compitino” assegnato. Se arrivasse PUSSETTO – altro mistero da chiarire – potrebbe generarsi un’alternativa tattica interessante, ma è ovvio che sull’argentino si dovrebbe lavorare sodo proprio in tale ottica, per la poca predisposizione alla fase di non possesso. PEREYRA forse sarebbe più adatto al ruolo, è dotato di maggiore flessibilità, ma l’arrivo di STUPAREVIC toglierebbe lo slot extracomunitario a disposizione.

In mezzo, area nevralgica del gioco, tutto ruota sulla disponibilità di RDP. Ad oggi sembra che la società più vicina ad avvalersi dei servigi di Don Rodrigo, sia il Leeds (32 milioni + bonus) del “loco” Bielsa, suo grande estimatore, salvo rilanci dello Zenit, destinazione però che al Diez non piace un granchè. Supponiamo che dopo una o due gare – il mercato chiude il 5/10 – il talento di Sarandì prenda una strada diversa da quella bianconera… chi allora impiegare nel suo ruolo? Di PEREYRA utilizzabile in alternativa s’è detto, per BARAK possibile sostituto, vedi sopra, ARSLAN oltre che esser privo di minutaggio, non sembra abbia caratteristiche tipiche dell’ispiratore di gioco, WALACE è prevalentemente un tattico, MANDRAGORA ai box per ancora un paio di mesetti buoni, e JAJALO non ancora pronto. Alla fine non ci stupirebbe più di tanto il ricorso ai COULIBALY (stoppata per ora la cessione alla Salernitana), o ai PALUMBO!

E arriviamo alla stonatura, l’attacco! KL15 salvo clamorosa offerta dell’ultimora è destinato a rimanere. Quel che manca però, è un partner d’attacco potenzialmente da doppia cifra. PERICA è stato lasciato partire per il Watford, BAJIC andrà quasi certamente all’Ascoli. Rimangono TEODORCZYK che non si riesce a piazzare, NESTOROVSKI, e sin che non si troverà l’accordo con il Fenerbhace, Stefano OKAKA. Cristo GONZALEZ e FORESTIERI potranno esser utili per saltare l’uomo, meno nel garantire peso atletico o il ruolo adatto a far rendere al meglio LASAGNA. PUSSETTO rimane la soluzione di scorta, giocatore che per caratteristiche appare un’abile seconda punta, meno un attaccante nel senso puro del termine.

Continuiamo a chiederci peraltro che fine possa essere riservata al 32.enne Troy DEENEY, punta di peso del Watford, ideale a nostro avviso a dialogare con KL15, ma alle prese con un fastidioso infortunio al ginocchio; un contratto in scadenza che tra pochi mesi gli consentirebbe tuttavia di andarsene dopo 8 stagioni, da svincolato. Vale sempre sul mercato dai 6 ai 7 milioni e all’Udinese farebbe molto comodo. Immaginiamo il vecchio buon brontolone friulano, idealmente a seguire gli allenamenti al Bruseschi, pensare: “ Mior di nue..”

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