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L’Udinese si rilancia in Liguria

Dopo 70 anni i friulani si misurano al Picco di La Spezia nel lunch match della 1ª di ritorno.
Monica Tosolini

Dopo 70 anni i friulani si misurano al Picco di La Spezia nel lunch match della 1ª di ritorno. In pochi avrebbero pronosticato punti e risultati analoghi a fine girone, con i liguri peraltro in vantaggio nello scontro diretto, vinto 4 mesi fa nel debutto assoluto in massima serie proprio al Friuli.

Il patron Volpi sta trattando la cessione del club all’ennesima cordata estera (la statunitense Dell), pur tuttavia il gruppo ottimamente guidato dall’emergente tecnico Vincenzo Italiano, non sembra affatto risentirne.

Ammirata come una delle sorprese più interessanti del torneo, la squadra ligure sa esprimere una fase offensiva piuttosto prolifica indipendentemente dai protagonisti, pur concedendo qualcosa nella fase di non possesso che a volte la vede tatticamente sbilanciata. Curioso registrare come le due squadre abbiano ottenuto i medesimi punti (18), stesse VNP, stessi legni (10), diverse però le reti fatte e subite (26/36 per i liguri, 20/28 per i friulani).

Gli spezzini oltre che reduci dalle recenti fatiche di Napoli (Coppa Italia giovedì), devono fare i conti con diverse indisponibilità – Terzi, Marchizza, Mattiello, Capradossi, Ferrer, Piccoli, e soprattutto il bomber Nzola, nell’occasione sostituito da Galabinov, implacabile giustiziere al Friuli. Tra i titolari il pordenonese Provedel e l’ex neroverde triestino, Pobega. Anche GOTTI tuttavia, deve rinunciare a SAMIR causa squalifica, oltre ad OKAKA, PUSSETTO, JAJALO.

In merito al rettangolo di gioco, scontato il rilancio dal primo minuto di Bram NUYTINCK che parte a sinistra, mentre i dubbi della vigilia, ovvero il centrale di centrocampo e la coppia d’attacco a seguito della partenza di LASAGNA per Verona, vengono sciolti in favore di ARSLAN e WALACE in mediana, DEULOFEU supportato come sottopunta dal Tucu in avanti, in una sorta di 3511 mandato oramai a memoria; il neo arrivato Fernando LLORENTE si accomoda inizialmente in panchina. MANDRAGORA altresì, ancora tra i rincalzi, sembra oramai sempre più allontanarsi in direzione Torino.

Si parte sotto un bel sole e temperatura primaverile. La prima mezz’ora appare di studio con i portieri a fare da spettatori. Lo Spezia palleggia ma non incide, l’Udinese sembra poter pungere quando decide di affondare. DEULOFEU impiegato da prima punta, non sembra esprimersi nel ruolo a lui più congeniale, ma l’aspetto tattico oggi assume valenza primaria. E infatti è proprio il catalano a sfiorare la segnatura intorno alla mezz’ora colpendo l’11º legno in stagione da zona defilata. Al termine di frazione i friulani troverebbero anche il vantaggio con ARSLAN, se non fosse che un millimetrico fuorigioco segnalato dal var, vanifichi una gran giocata di PEREYRA. Si va al riposo con il nulla si fatto oltre ad un pizzico di rimpianto. Non sempre auspichiamo, il tavolo di controllo, si rileverà tanto avverso ed intransigente.

Si rientra senza cambi sulla medesima falsariga della prima frazione. Passano poco più di 5 minuti e il Tucu si trova una gran palla a 20 metri dalla porta avversaria. Provedel ci mette una pezza nonostante una scivolata, ma la palla finisce tra i piedi di DEULOFEU che si inventa un paio di dribbling in area costringendo Chabot ad un intervento poco ortodosso. Penalty sacrosanto che ingenera una naturale riflessione di quanto diventi importante mandare i giocatori tecnici in area avversaria. Se non entri in area non ti possono concedere dei rigori!

Per Rodri rappresenta un giochino da ragazzi impallinare Provedel. Italiano allora prova a cambiare con diversi innesti ma i risultati non si notano. La partita sembra in assoluto controllo per i ragazzi si GOTTI, quando accade ciò che meno ti aspetti. RDP in 5’ si fa ammonire per ben 2 volte; l’arbitro appare sin troppo fiscale nei confronti di un giocatore che di falli ne riceve come pochi altri in partita. Nell’occasione incriminata che matura il secondo giallo, il Diez forse eccede in dribbling poco funzionali all’azione offensiva, ostacolando la ripartenza del difendente che gli sottrae palla. Ci sarebbe piaciuto che anche in tale circostanza si fosse fatto ricorso al var, ma la sicurezza con la quale Di Martino estraeva il secondo giallo appariva inscalfibile anche per un costernato RDP. Rosso dunque per il talento di Sarandì che lasciava i suoi in 10, in una gara cruciale per la classifica ad oltre un quarto d’ora più recupero dalla fine. Tiratina d’orecchi nei confronti di un gran giocatore che, se vorrà completare la propria crescita studiando da “campione”, dovrà limare sterili virtuosismi. Fortuna voleva in seguito, che i padroni di casa mostrassero tutti i propri limiti nel creare occasioni con difesa ospite schierata. Ci pensava poi Saponara all’85º, a riequilibrare il numero di contendenti con una doppia ammonizione non troppo dissimile a quella comminata al più illustre collega. Nei 10’ finali non succedeva nulla di rilevante con un MUSSO praticamente inoperoso e capace di maturare il doppio consecutivo Clean sheet (e fanno 5). Sarà mai che con NUYTINCK là dietro si venga a generare una miglior intesa tra i reparti oltre ad una maggior concentrazione?

Fatto sta che mr. GOTTI pare aver preparato la gara come meglio non avrebbe potuto. Comprendendo appieno i limiti dei rivali, ha saputo attendere una giocata di qualità dai giocatori importanti di cui dispone, conscio di poter imbrigliare le iniziative dei liguri. Nei giudizi finali, possiamo dire che là dietro sono andati tutti bene, in mezzo si è distinto il Tucu capace di fare la spola tra centrocampo e attacco, attraverso ripartenze caratterizzate dal gran possesso palla propedeutiche all’ammonizione di ben 3 avversari; davanti appare in netta crescita Gerard DEULOFEU, ora di totale proprietà bianconera, catalano autore di un palo esterno e dell’azione chiave culminata con il penalty, risultato poi decisivo ai fini della conquista dell’intera posta. Per il Re Leone, presenza importante nel far risalire la squadra specie in inferiorità numerica; i 30’ assegnati rappresentano un passo fondamentale per garantire un inserimento più ragionato, da sviluppare al meglio sin da domenica contro il Verona. La forma non è ancora al top, un po’ di ruggine va evidentemente smaltita, ma proprio la mancanza di RDP, sicuramente appiedato dal giudice sportivo, potrebbe favorire una reimpostazione tattica con il conseguente arretramento del Tucu, e perchè no, l’inserimento sin dal primo minuto di gioco proprio del navarro.

Ad oggi non possiamo dare per scontato che la rinuncia a LASAGNA e il conseguente inserimento del ragazzo di Pamplona, rappresenti un rafforzamento evidente età permettendo, ma è pur vero che in giornata si consumeranno le ultime ore di mercato forse ancora da completare, sia in entrata che in uscita. Dopo i tanti nomi accostati andati via via evaporando, sembra che la società abbia ingaggiato per 5 mesi il giovane (18) talento olandese del Man City Jayden BRAAF, seconda punta tecnica e veloce, di cui si parla un gran bene e la cui pronuncia non sarà sfuggito, nel dialetto locale significa bravo (brâf)! Non sarà stato scelto immaginiamo per tale peculiarità, tuttavia è ben nota la locuzione latina – Nomen Omen – letteralmente “il cognome è si per se un presagio”! Hai visto mai che i romani ….

Partirà probabilmente MANDRAGORA, forse anche di NESTOROVSKI, e non è detto in fondo che possa esserci un ulteriore innesto in avanti (si parla del capocannoniere turco Boupendza, gabonese dal valore di circa 8 milioni), a completare l’organico. La classifica si è un po’ aggiustata, vero, ma oltre al Crotone non vediamo squadre in grossa difficoltà. Va ricordato che Parma e Torino posizionate dietro a noi, stanno investendo molte risorse per salvare la categoria. Oltre al Crotone, si potrebbe pensare che lo stesso Spezia possa avere il fiato e organico corto, ma poi? Ogni stagione presenta regolarmente un paio di squadre che a tre quarti del torneo vanno in gran difficoltà, finendo con la retrocessione… il problema è però la terza! Cerchiamo allora di produrre un ulteriore sforzo sul mercato per ottenere i 40 punti quanto prima, poi sarà un’altra faccenda.

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