Home » L’Udinese non inverte la rotta, rivoluzione in arrivo

L’Udinese non inverte la rotta, rivoluzione in arrivo

Gli ultimi 90’ stagionali bianconeri coincidono con la serata di gala nerazzurra e relativa assegnazione ufficiale dello scudetto 20/21 alla squadra di Antonio Conte.
Monica Tosolini

Gli ultimi 90’ stagionali bianconeri coincidono con la serata di gala nerazzurra e relativa assegnazione ufficiale dello scudetto 20/21 alla squadra di Antonio Conte. Si gioca nella tana dei neo campioni d’Italia con il non trascurabile lustrino di essere stata l’unica squadra in grado di bloccare nel corso della stessa gara la fenomenale macchina da gol nerazzurra; il gruppo guidato da GOTTI almeno negli intenti, vorrebbe dimostrare a se stessa che la stagione non si è conclusa prematuramente a salvezza acquisita, ma che voglia e orgoglio si possono ancora ripristinare, come conviene ad ogni serio professionista.

L’Inter peraltro, potrebbe divenire la nuova casa di almeno uno dei due argentini distintisi in stagione; parliamo di Rodrigo DE PAUL e di Juan MUSSO, due elementi molto graditi al tecnico leccese il quale pretende dalla propria dirigenza di avere tutte le carte in regola per presentarsi nel migliore dei modi ai nastri di partenza della prossima CL. Per PADELLI in scadenza di contratto, a lungo riserva di Handanovic, il percorso sarà altresì inverso. Designato quale sostituto di uno SCUFFET inevitabilmente in partenza, toccherà al 36.enne di Lecco sposato dal 2015 con una friulana, la mansione di chioccia bn nella stagione a venire, ruolo che non inibisce l’evidente licenza di giocarsi la titolarità con il presunto sostituto di MUSSO.

Nell’unica gara in programma alle 15.00 (i festeggiamenti ufficiali non prevedono deroghe al lockdown), un GOTTI molto in bilico sulla permanenza, presenta una formazione orfana di diversi elementi, ma come consuetudine rispettosa dei dettami tattici consolidati. Alla vigilia il tecnico adriese in conferenza stampa ha avuto modo di manifestare un certo rammarico per non esser riuscito ad ottenere quella decina di punti in più che avrebbero dato ben altro lustro al torneo e relativo operato. Salvezza senza patemi vero, crescita di alcuni elementi oltre ad un sincero riconoscimento da parte dei tifosi, rappresentano altresì dei significativi motivi di compiacimento esternati alla vigilia.

La partita non merita di essere commentata, salvo il debutto del portiere di grandi prospettive Manuel GASPARINI da San Daniele, cui auguriamo un futuro radioso; è più che sufficiente il 5-1 finale a dire tutto. Merita curiosamente ricordare il record di rigori subiti (14) peraltro tutti realizzati, nel massimo campionato italiano. Le 8 sconfitte patite nelle ultime 11 in calendario, sintetizzano ahinoi una mancanza di motivazioni in buona parte ingiustificabile. Meno male che non si sono sbagliate le partite salvezza di Crotone e soprattutto Benevento le cui vittorie hanno garantito una salvezza in verità non troppo sofferta. 40 punti finali e 14ª posizione in graduatoria al netto degli infortuni, 1 punto nelle ultime 6 in casa, inutile negarlo, soddisfano solo in minima parte tifoseria e proprietà. Le residue speranze per coloro che avrebbero gradito rivedere per un’altra stagione Luca GOTTI in sella alla squadra, stanno via via affievolendosi. Il candidato prescelto alla sostituzione sembra essere Paolo Zanetti impegnato nella finale play-off in B con il suo Venezia, società lagunare alla quale è legato contrattualmente ancora per una stagione, ieri vincente a Cittadella (0-1) nell’andata. Massima attenzione dunque al tourbillon di panchine che si sta innescando; sicuri sembrano essere il solo Pioli al Milan e Conte all’Inter qualora siano garantite le coperture finanziarie attese.

A Pozzo è noto non dispiacciono nemmeno i profili di Maran, Semplici e l’emergente Italiano che tanto bene ha fatto a La Spezia. La “fame” che caratterizza tuttavia chi naviga tra i cadetti, per la dirigenza bianconera sembra essere un propellente non proprio trascurabile, tanto che per paradosso potrebbe essere più semplice accordarsi con Zanetti e Venezia, qualora i neroverdi raggiungessero un’insperata, inimmaginabile promozione.

Con la chiusura dei vari campionati in Europa e le relative assegnazioni dei posti in Coppa in grado di dirottare importante cash ai club, il focus passa prepotentemente alla campagna di rafforzamento, annunciata forse meno scintillante delle stagioni precedenti. Il nostro personale auspicio si possa realmente definire una sessione di effettivo rafforzamento senza divenire di maldestro indebolimento.

MUSSO e RDP al di là delle auspici della proprietà sulla complicata permanenza, fattore propedeutico ad un fantomatico inseguimento Champions peraltro mai corroborato da investimenti a corredo, partiranno al 99%, inutile prenderci in giro… Lasciamo una minima chance al portiere la cui richiesta non pare comunque scendere sotto i 25 milioni più bonus. Per l’ingaggio del Diez – il Napoli da ieri fuori dalla CL vanta qualche chance in meno – forse anche 40 non saranno sufficienti a garantirsi le prestazioni, valutazione che peraltro dipenderà anche dall’acquirente.

In lista di partenza gli attaccanti LLORENTE e DEULOFEU, destinazione Spagna, mentre OKAKA verrà valutato dalla direzione tecnica prossima ventura (con GOTTI partirebbe anch’egli). Tra gli esterni MOLINA partirà solo innanzi ad una offerta irrinunciabile (sopra i 15/16 milioni), mentre è probabile il divorzio con ZEEGELAAR, facile il suo rientro in patria. OUWEJAN salvo affondo del Torino dovrebbe rimanere per giocarsi le chance sulla corsia di sinistra, idealmente occupata ancora da STRYGER LARSEN cui verrà proposto un prolungamento di contratto.

Dietro con il più che probabile riscatto di BONIFAZI autore di un buon campionato, dovrebbero essere confermati salvo offerte sostanziose, sia SAMIR che BECÃO persisi un po’ nel finale di torneo, mentre NUYTINCK continuerà ad orchestrare una difesa che dovrebbe rimanere a 3, quasi a ribadire un dogma societario inalienabile. Verrà ingaggiato comunque un giovane difensore, probabilmente a parziale conguaglio delle cessioni argentine.

A centrocampo si ripartirà dal Tucu PEREYRA chiamato a “fare” il DE PAUL, con il supporto di ARSLAN e WALACE entrambi confermati qualora riescano a trovare collocazioni proprie in campo. Rientreranno per valutazioni si merito sia COULIBALY autore di un buon campionato a Salerno, che BAJIC in attacco, anch’egli autore di 12 importanti reti con l’Ascoli, attaccante probabilmente destinato a fare da riserva ad una punta prolifica, mancante in organico dai tempi di Totò di Natale.

È evidente altresì che qualora non vengano adeguatamente rimpiazzati sia RDP che MUSSO, i quali da soli pesano per una decina di punti a stagione, o peggio, la guida tecnica – vedi ad esempio VELAZQUEZ – miri ad una sorta di azzardo, i problemi rischierebbero di divenire tutt’altro che semplici, meglio dunque evitare di evocare inusitati obiettivi Champions, non scherziamo via… Una solida fiducia tra i tifosi si radicherebbe solo qualora buona parte degli introiti derivanti dalle cessioni certe, sappiano essere sapientemente reinvestiti per un centravanti di razza e per una mezz’ala di prospettiva in grado di divenire in due, tre anni un nuovo DE PAUL. L’Udinese grazie ad un monte ingaggi tra i più bassi in A, non ha più di tanto necessità di monetizzare. Che il ballo dunque abbia inizio!

mediafriuli_white.png
©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia