Home » L’Udinese impatta con un Grifone ardimentoso

L’Udinese impatta con un Grifone ardimentoso

Trascorso oramai un mese dall’ultima gara “vera” disputata alla Sardinia Arena di Cagliari, la squadra di Mr. CIOFFI prova a riprendere il filo della matassa post festività e, auguriamoci, post Covid.
Monica Tosolini

Trascorso oramai un mese dall’ultima gara “vera” disputata alla Sardinia Arena di Cagliari, la squadra di Mr. CIOFFI prova a riprendere il filo della matassa post festività e, auguriamoci, post Covid.

Avversario il Genoa made in USA, la cui presidenza é curiosamente affidata al prof. Zangrillo. A Udine, nemmeno due mesi or sono, fini con un pareggio a reti bianche, senza per questo omettere come quel grifone fosse lontano parente da quello affidato al neo coach tedesco Alexander Blessin. Sotto alla lanterna sono giunti i vari Piccoli (a, Atalanta), Amiri (c, Bayer Leverkusen), Calafiori (d, Roma), Yeboah (a, Sturm Graz), Ostigard (d, Brighton), Hefti (d, Young Boys), gente tosta, ingaggiata per raggiungere l’obiettivo salvezza con un progetto sullo sfondo tendente a replicare il modello Red Bull per il Lipsia.

CIOFFI recupera DEULOFEU ma deve rinunciare almeno in avvio a UDOGIE a causa di un leggero capogiro durante il riscaldamento; al suo posto SOPPY in un 352 di radicata applicazione. I primi 15’ son tutti per il Genoa molto aggressivo sulle seconde palle. Ben tre occasioni nette sulle quali SILVESTRI si dimostra all’altezza della situazione anche con un doppio intervento ravvicinato. L’Udinese deve attendere il 20º per affacciarsi con DEULOFEU delle parti di Sirigu; poco di fatto a causa dell’ egoismo del catalano. La frazione si chiude con il Genoa molto aggressivo, incapace però di concretizzare le occasioni generate. La ripresa presenta un copione analogo con i friulani attenti a non scoprirsi. Il Genoa fa la partita creando prima una ghiotta occasione con Portanova, poi una seconda con Yeboah vanificata da fuori gioco, azione sulla quale tuttavia SILVESTRI si dimostra attento.

L’Udinese anche nel corso della seconda frazione di gara crea poco o nulla, subendo la veemenza degli avversari e generando zero palle giocabili per BETO, sostituito a metà ripresa da SUCCESS. DEULOFEU rimedia addirittura un giallo che gli costerà la gara con il Torino. A 10’ dalla fine poi, arriva inattesa anche la superiorità numerica, in virtù di un fallo corredato da protesta da parte di Cambiaso, fallo che gli costa il rosso. Nei minuti finali la pressione dei rossoblu cala nella continuità senza per questo diminuire in intensità, situazione apparsa persino ai limiti del plausibile, mentre i bn per contro non riescono a mettere quella cattiveria e grinta necessaria ad impensierire Sirigu, mai impegnato se non nell’ordinaria amministrazione. Raramente abbiamo visto i bn chiudere la gara senza alcun tiro in porta. Si chiude dunque a reti bianche, come all’andata, la partita più fallosa dell’intera serie A, caratterizzata da quasi una cinquantina di falli.

Una sfida interpretata nell’egida marcata del principio fortemente italico – Vietato perdere! Troppo importante tenere a debita distanza la seconda squadra candidata alla retrocessione (almeno in termini di classifica). L’obiettivo minimo é stato centrato, non ci piove. La classifica si é mossa anche nel ‘22 dopo il rinvio con la Viola per l’Epifania e le farse con Atalanta e in parte Juve, partite consumate con organico decimato. CIOFFI può rivendicare a ragione un punto pesante nella corsa alla salvezza, senza per questo glorificarsi più di tanto in virtù di un atteggiamento apparso sin troppo prudente, intuitivamente figlio di un timore solo in parte giustificato. Il Genoa andava giustamente temuto senza per questo rinunciare al proprio progetto di gioco.

Togliendo i punti accreditati a tavolino nel match non giocato con la Salernitana (probabile peraltro che la gara si rigiochi), si annota sempre e comunque come la squadra non vada oltre il solito punto di media a partita, refrain peraltro capace di accompagnare tutti gli allenatori succedutisi sulla panchina friulana delle ultime annate. Nessuno si aspettava miracoli, ma la voglia di giocarsela magari si. CIOFFI ha mille alibi é evidente, ma perché in superiorità numerica non giocarsi le carte SAMARDZIC e PUSSETTO apparsi brillanti a Roma in Coppa Italia, contro gli esausti genoani che tanto avevano speso per 80’ di gara?

Il mister potrebbe rispondere che in caso di sconfitta con l’uomo in più, sarebbe stato massacrato dalla critica…., ma il buon Gabriele da Firenze deve esser conscio che a seguito della fiducia in parte inattesa riconosciutagli dalla famiglia per l’anno in corso e magari quello a venire, la stessa proprietà non si attende l’ordinario, ma pretende lo straordinario, giusto o sbagliato che sia. Sino ad ora non si può imputare nulla al simpatico tecnico fiorentino, ma é bene rammentare quell’adagio che era solito narrare: il possibile lo stiamo facendo, per i miracoli ci stiamo attrezzando.

GABRIELE, da’ retta a un bischero…riflettici sopra!

mediafriuli_white.png
©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia