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L’Udinese corsara ‘santifica’ le feste

Un GOTTI fiducioso affronta in Via del Mare il Lecce di Liverani affamato di punti e alla ricerca della prima vittoria interna.
Monica Tosolini

Un GOTTI fiducioso affronta in Via del Mare il Lecce di Liverani affamato di punti e alla ricerca della prima vittoria interna. Il tecnico adriese conferma l’undici capace di mettere sotto il Cagliari nell’ultima del ‘19, con l’eccezione di NESTOROVSKI al posto di KL15; rituale 352 con il recuperato Nacho PUSSETTO pronto a subentrare a gara in corso. Il Lecce che inserisce la nostra “bestia nera” Babacar in luogo dell’indisponibile Lapadula, gioca per allontanare la zona rossa, i friulani per capire se l’area retrocessione è destinata ad aleggiare quale scomoda compagna per l’intera stagione.

La gara parte sotto un gelido vento in grado di condizionare le giocate che nella prima frazione spira in leggero favore dei bianconeri. Il primo tempo si sviluppa a ritmi piuttosto cadenzati, solo una traversa del Kuma Babacar leggermente deviata da MUSSO scuote un po’ il torpore generale. Gli uomini di GOTTI gestiscono senza troppi rischi le incursioni giallorosse cercando le consuete ripartenze con gli interni che si affidano alle sponde di OKAKA. Due, tre situazioni interessanti, un tiro da fuori di MANDRAGORA in particolare, ma nulla più. Frazione che si chiude con un sostanziale equilibrio, persino nel possesso palla.

Alla ripresa, vista la consistenza dell’avversario, GOTTI chiede ai suoi maggiore intraprendenza. Già dopo due soli minuti OKAKA la mette dentro, ma anche questa volta il VAR strozza in gola la gioia dei bianconeri. 30,40 centimetri son sufficienti ad annullare il vantaggio. L’Udinese però preme e crea una superiorità di palleggio frutto di supremazia tecnica indiscussa. Un secondo gol, sempre di OKAKA e sempre per pochi centimetri, viene annullato pochi minuti dopo, ma l’Udinese c’è e vuole vincerla. Dietro la squadra rischia poco, tanto che GOTTI ad un quarto d’ora dal termine si gioca la carta Nacho. E la mossa se non altro pare mettere in soggezione il collega Liverani che perde un po’ la brocca. Il calcio tuttavia appartiene per giustizia divina ai più talentuosi… E chi allora se non il nostro Diez poteva risolverla?

Seconda perla confezionata a seguito della gara pre-natalizia che aveva aperto le marcature con il Cagliari, e magia tecnica che all’ 88º stordisce mezza difesa del Lecce. A pochi minuti dalla fine la squadra di GOTTI capitalizza ciò che aveva ampiamente meritato sul campo con una frazione di gioco piuttosto convincente.

Si dirà che i giallorossi son sembrati tutt’altro che irresistibili, ma la vittoria andava conquistata, e la missione è di fatto compiuta per la gioia del mondo udinese, ma anche e soprattutto per quei tifosi che hanno avuto l’ardire di spostarsi di oltre mille chilometri per seguire la squadra del cuore.

Un grazie dunque a GOTTI, tecnico umile, preparato, le cui capacità di gestire il gruppo stanno via via emergendo. Sarà dunque il tecnico veneto capace di 14 punti in 9 gare Torino incluso (oltre 1,5 punti/partita), il vero valore aggiunto relativamente alla stagione in corso? Se sarà ancora in grado di tirar fuori il meglio dall’organico a disposizione, se RDP in caso di malaugurata partenza verrà adeguatamente sostituito, se la tensione oltre l’atteggiamento del gruppo rimarranno alte, allora i fatidici 40 punti potrebbero arrivare forse ancor prima del previsto. Spal, Brescia e lo stesso Lecce visto ieri, sembrerebbero alla portata dei bn, siamo altresì certi tuttavia, che i rispettivi presidenti non lesineranno investimenti sul mercato al fine di rafforzare i rispettivi organici.

Siamo entrati infatti in un mercato di riparazione che va saputo gestire con saggezza. RDP ha comunque dimostrato di essere elemento imprescindibile per questo gruppo. Perderlo, se non si hanno in mano elementi di qualità pronti all’uso, sembra un rischio eccessivo, tale da compromettere una stagione che peraltro, sembra avviarsi verso il raggiungimento della meta auspicata. Pensare di aver risolto tutti i problemi però, in funzione di due buone vittorie, sarebbe da superficiali. Avanti così allora, dimostrando che la rinnovata serenità acquisita può garantire la prestazione anche contro il Sassuolo, in una gara che personalmente riteniamo difficilissima proprio per la qualità di gioco che sa mettere in campo il gruppo guidato da De Zerbi.

E in ultimo non può mancare una riflessione su ciò che la giornata calcistica ha proposto in merito al tanto chiacchierato Var. Molti sportivi, tifosi in genere, avranno seguito alla tv l’anticipo di Marassi, sfida salvezza che opponeva i grifoni guidati dall’ex Nicola, proprio al prossimo avversario dei bn, ovvero il Sassuolo del sopracitato De Zerbi. Ebbene a fronte delle molteplici situazioni dubbie creatisi, le opportunità dirimenti offerte dalla tecnologia sembrano indiscutibili, ma se ad interpretarle o peggio, non interpretarle per preciso intento, è deputato un “Errati” qualsiasi (meglio ribattezzarlo in questo modo piuttosto che Irrati…), allora pensiamo davvero a come “l’uomo designato” a garantire l’equità, possa a volte diabolicamente proporre il lato peggiore di sè, e in quel caso purtroppo non c’è tecnologia che tenga… Non vorremmo divenire proprio noi tifosi bianconeri, quasi alla stregua di vittime designate, a pagarne ingiusto tributo!

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