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Jayden Braaf, il volto nuovo. Riuscirà a trovare spazio?

Il calciomercato si è chiuso, e per l’Udinese ha portato in consegna un giovane di buona prospettiva arrivato da Manchester sponda City: Jayden Braaf.
Monica Tosolini

Il calciomercato si è chiuso, e per l’Udinese ha portato in consegna un giovane di buona prospettiva arrivato da Manchester sponda City: Jayden Braaf. Il classe 2002 olandese di origini surinamesi, è etichettato da molti come un possibile fenomeno, tant’è che nella stagione passata è stato nominato Giocatore dell’Anno U23, oltre che essere un punto fermo della sua Nazionale in ambito giovanile. Destro di piede, è un’ala sinistra con, all’occorrenza, la capacità di giocare sull’altro fronte, che rispecchia a pieno le caratteristiche dell’esterno d’attacco moderno. Molto veloce e dotato di gran dribbling, ama rientrare sul suo piede forte per andare alla conclusione. Volendo fare una comparazione con un calciatore già in rosa, lo si può paragonare, con le dovute proporzioni, a Deulofeu.

Ora arriva in Friuli con la speranza di giocare in prima squadra e misurarsi in un contesto completamente differente da quello inglese. Gotti, dopo aver visto alcuni video, è rimasto piacevolmente colpito dalle abilità del ragazzo, ma siamo sicuri che riuscirà a ritagliarsi spazio? Nell’attuale e canonico 3-5-2 sembra aver poco a che fare dato che l’unico ruolo a lui possibile è quello di seconda punta, ruolo già occupato da Pereyra o Deulofeu. Per essere inserito nell’11, il modulo a lui più congeniale è il 4-3-3, cosa che a Udine non si vede dai tempi dei tempi. Un tridente composto dallo stesso olandese e Deulofeu sugli esterni con al centro un centravanti come Llorente, oltre che essere molto suggestivo, porterebbe anche aria di novità. Già ad inizio stagione si era testato il modulo con la difesa a 4 salvo poi essere immediatamente abbandonato. Difficile quindi che ciò accada nuovamente, soprattutto per inserire una giovane promessa che di fatto non ha dimostrato ancora niente nel mondo dei grandi.

Da tenere in considerazione sono anche i tempi di ambientamento che, per un giovane proiettato in una nuova realtà, potrebbero essere molto lunghi. Dalla sua parte ha i tanti olandesi presenti i squadra. Nuytinck, Ouwejan e Zeegelaar saranno sicuramente d’aiuto per la crescita in bianconero. Ultimo aspetto, e forse il più importante, è la disciplina dello stesso Jayden. In passato si è reso protagonista di atteggiamenti poco graditi agli allenatori che lo hanno addirittura escluso per qualche gara. Un carattere non semplice dunque, ma speriamo che tutto fili liscio, confidando nella maturità del ragazzo.

Adesso la palla spetta a Gotti.

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