Home » Il ‘noi’ per tornare a vincere

Il ‘noi’ per tornare a vincere

L’immagine emblematica della partita contro il Napoli è lo sconforto di Lasagna quando spara sul portiere l’ennesimo tiro.
Monica Tosolini

L’immagine emblematica della partita contro il Napoli è lo sconforto di Lasagna quando spara sul portiere l’ennesimo tiro. Nella moviola della televisione, si nota sullo sfondo l’espressione rassegnata di De Paul, che gli aveva appena confezionato un pallone magnifico, e non era nemmeno il primo. Ma allora cosa facciamo? Prendiamo Lasagna, o ancora di più Bonifazi e Molina, e li crocefiggiamo in sala mensa?

La società ha deciso di mandare in ritiro la squadra. Di sicuro, loro hanno il polso della situazione più di chiunque di noi, ma la scelta potrebbe essere controproducente. Un gruppo maturo, saldo ed unito, prenderebbe la decisione con buon senso e si rimboccherebbe le maniche, ma spesso i giocatori non hanno quella morale del lavoro propria di impiegati, commessi, operai etc.. Non vorrei che il gruppo imputasse la colpa a chi nelle ultime partite, ha reso molto al di sotto delle aspettative, e si sfaldasse anche in campo. A tal riguardo vi consiglio, se è in rete, di trovare la parole di Rino Gattuso circa la richiesta di responsabilità che chiede ai suoi.

Non faccio nomi. Oggi no… che senso ha gettare la croce addosso a questo o quello? I limiti della rosa erano evidenti già quest’autunno, quando scrissi, in un editoriale, che non eravamo all’altezza di un piazzamento Europeo. Mancano una punta d’area e un difensore. Più che altro una punta, poi gli equilibri vengono da soli. Non è necessario vendere e comprare, basterebbe anche un cambio di prestiti. Dove non arrivano i soldi può arrivare quella competenza di mercato che a Udine pare essersi persa nelle ultime stagioni.

E badate bene, se a partita finita il tifoso che è in me mi trasforma in un misto fra Zamparini e Mazzone sotto la curva dell’Atalanta, oggi non voglio criticare. Voglio ragionare sperando lo faccia la squadra e lo faccia la dirigenza e Pierpaolo Marino.

Questa squadra, pur con gli infortunati, ha tutto per salvarsi. Chi è in periodo no, prima o poi si sbloccherà. Chi è infortunato tornerà e darà il suo apporto. Se ci accontentiamo della salvezza, va benissimo così. La partita contro il Napoli, rispetto agli ultimi anni, è stata bellissima, così come il secondo tempo contro il Bologna. Abbiamo finalmente un allenatore che sa dare gioco alla nostra beneamata. Quello che paghiamo è la rabbia da smaltire per la sconfitta contro il Benevento. Avessimo vinto quella, o contro il Crotone, ora vedremmo le cose meno grigie.

Non facciamoci prendere dallo sconforto. Quando prima della partita ho sentito che Gotti sarebbe stato esonerato, mi sono chiesto quale società mai può permettere che certe voci circolino senza mettere un freno. Mi pare, imprenditorialmente parlando, un suicidio. E’ solo puntando sull’unità, sul gruppo, sul noi (per citare il Papa, mi scusi se su qualcosa di così futile come il calcio) che si può passare il momento e giungere a nuovi risultati.

Questa settimana non bisogna incolpare i giocatori, questa settimana bisogna remare tutti dalla stessa parte. Se l’obiettivo è la salvezza, questa squadra va benissimo e lo dimostrerà (siamo quattro punti sopra la terzultima con una partita in meno). Se invece si vuole iniziare a programmare il futuro, allora possiamo anche puntare su qualche scambio di prestiti. Sperimentare non costa nulla. Dopotutto, è meglio vendere il miglior centrocampista in Italia e uno dei migliori portieri arrivando nella parte sinistra dalla classifica, o salvandosi a due giornate dalla fine?

mediafriuli_white.png
©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia