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Gotti e i cambi la ribaltano. Ma quanti errori!

Alla vigilia poteva stare stretto ma alla fine va bene il pareggio.
Monica Tosolini

Alla vigilia poteva stare stretto ma alla fine va bene il pareggio. Va bene perchè per come si era messa nei primi 45′ nessuno credeva ad un rimonta di una squadra apparsa con poche idee e tante incertezze. Come contro la Roma, anche ieri l’Udinese è andata sotto poco dopo il fischio d’inizio regalando un tempo intero al Parma, non trovando mai l’equilibrio necessario per svoltare. A farla da padrone sono stati degli errori elementari, sia in attacco che in difesa. Clamoroso quello di Bonifazi che con un passaggio scellerato ha propiziato il contropiede ducale nell’occasione del rigore. Non da meno il suo compagno Becao, franato goffamente addosso a Mihaila.

Serviva la reazione e questa è arrivata, inaspettata visto il primo tempo in totale balia degli errori. É arrivata grazie ai cambi di Gotti, finalmente decisivi. Ouwejan e soprattutto Molina hanno spaccato in due la partita, spingendo di più e dando maggiori soluzioni offensive anche a costo di concedere qualcosa. L’ex Boca ormai non è più una sorpresa e ieri ha dato vita ad un dialogo costante e ben costruito con il connazionale De Paul. Il ragazzo cresce di partita in partita e merita una maglia da titolare. La merita anche Ouwejan, a discapito di uno Zeegelaar all’ennesima prestazione che dire sottotono è poco. L’ex AZ si è fatto notare per la sua abilità nei cross e per dei buoni piedi, o quantomeno migliori del suo predecessore. Non a caso il pareggio è arrivato da una sua punizione calciata alla perfezione dove Nuytinck ha solo messo la testa.

Decisiva è stata anche la rivoluzione in attacco con la sostituzione di Llorente, dimenticato per un’ora assieme ai difensori ducali anche a causa dei pochissimi palloni arrivati nelle sue zone. Dispiace per il basco ma la condizione è ancora lontana, positivo comuque aver messo minuti nelle gambe. Okaka e Nestorovski hanno dato più dinamismo e al tempo stesso anche più peso in fase offensiva. I gol del 7 bianconero mancavano da troppo tempo e ora che l’infortunio è alle spalle sarà fondamentale per tutta la squadra. Merito però di un gran RDP, risorto dopo la brutta prestazione di Roma. Il riscatto non poteva che passare dai piedi e dalla presenza fissa in ogni zona di campo del diez. Qualità, corsa e sacrificio immenso…e c’è chi lo critica.

Un punto alla fine ci sta consapevoli che una seconda sconfitta avrebbe aumentato i malumori anche in virtù di un primo tempo a dir poco osceno. Invece la squadra ha dimostrato carattere e l’ha ribaltata. Fino a qualche mese fa una rimonta del genere non era minimamente pensabile. Ancora una volta la squadra ha dato delle risposte, dei piccoli segnali di un collettivo che piano piano sta crescendo e continuando di questo passo le soddisfazioni potrebbero arrivare. La strada è ancora lunga e lavorare per non regalare altri tempi agli avversari sarà la prima cosa da fare in vista della Fiorentina. Un’altra squadra che, come il Parma, storicamente ci ha sempre lasciato a bocca asciutta.

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