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Genoa resuscitato, Nicola esulta

Udinese vs Genoa non può e non deve essere sfida qualunque.
Monica Tosolini

Udinese vs Genoa non può e non deve essere sfida qualunque. In ballo una consistente fetta di salvezza oltre al ritorno di Cristian Zapata, di Behrami ex guerriero bn, ma soprattutto di mr.Nicola, un signore del calcio che forse da Udine, non per demeriti propri, se n’é andato prematuramente.

I bianconeri arrivano dalla rassicurante, quantomeno sul piano fisico-temperamentale prova di Roma, capace se non altro di fornire ossigeno puro all’intero gruppo guidato da GOTTI. Il risultato oltre alla posizione in graduatoria, non obbliga alla ossessiva ricerca dell’intero bottino, non ultimo anche per la buona prova di Marassi dove arrivarono 3 punti “preziosi” con relativo teorico vantaggio negli scontri diretti con i genoani. NICOLA alla vigilia, appare tuttavia fortemente intenzionato a dimostrare come la famiglia Pozzo si sia sbagliata sul proprio conto.

GOTTI rilancia dal primo EKONG oltre alla punta NESTOROVSKI accanto al ritrovato KL15, autore degli ultimi 3 centri friulani. SEMA dopo il turno di stop riprende fortunatamente la sua posizione sull’out sinistro. Le geometrie e i tempi di gioco di JAJALO vengono preferiti al senso tattico di WALACE.

Il calcio di luglio sino ad ora percepito unicamente in formato friend-style lascia le 21.45 di Roma, inadeguate forse quale timing ideale, per tornare alle 19.30, orario previsto per l’inizio gara con i grifoni; la stagione peraltro, come noto, non sembra costituire la condizione ideale per esprimere al meglio il proprio potenziale.

Tant’è, si parte. MUSSO in avvio fa capire agli ospiti che è ben diverso da quello che debuttò contro i rossoblu l’altranno; gran parata su punizione dal limite. La gara pur non palesando ritmi esaltanti rimane godibile con una prevalenza di personalità in favore dei padroni di casa. Poche le parate da segnalare per gli estremi difensori, ammonizioni per gli esterni bn (SEMA salterà purtroppo Ferrara), sino a che il dominio bn non si materializza a pochi istanti dal 45º. È FOFANÀ, forse il giocatore di movimento più stimato alla pari di RDP da mr.Nicola, a pennellare di testa un cross al bacio del Diez. Vantaggio meritato e tutti a recuperare le energie negli spogliatoi.

La ripresa parte nell’egida dei bn che trovano a metà ripresa il raddoppio con un ritrovato LASAGNA. La partita sembra in discesa e la salvezza tanto sospirata ad un passo. Nicola tuttavia si ricorda di avere un certo Pandev in panchina, oltre ad una artiglieria pesante pronta a sostituire quella più tecnica e leggera schierata sino ad allora. Il macedone ad un quarto d’ora dalla fine riapre infatti il match con un diagonale velenoso, nel contesto di una gara che comunque sembra in pugno ai ragazzi di GOTTI, apparentemente più tonici dal punto di vista fisico. All’ultimo tuffo però, dopo aver sciupato con gli avanti più e più volte il gol decisivo per chiudere i conti, ZEEGELAAR commetteva tre quarti di sciocchezza completata da Orsato il quale puniva severamente con il penalty, un’intervento del laterale olandese tipica dei campetti di periferia, non di un professionista entrato 15’ prima, dunque fresco, incapace di comprendere a fondo il danno arrecabile con un’entrata improvvida….

Lui e altri componenti la rosa, purtroppo, dispiace dirlo, non sembrano adeguati alla massima serie italiana, che non sarà all’altezza della Lega o della Premier, ma è pur sempre un torneo di prestigio dove la pressapochezza non può essere ammessa. Non servono mezze figure in un organico già di per se limitato! Meglio prenderne atto quanto prima, perché GOTTI dovrebbe maturare, pena perderlo, la ragionevole certezza che la prossima stagione, con una campagna acquisti in addivenire, non ci si orienti per l’ennesima volta nell’aggregazione di scarti di società a loro volta allo sbando.

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