Ancora qualche ora e poi il mercato si chiuderà. L’Udinese è ancora in cerca di un attaccante con caratteristiche diverse rispetto a quelle del neoarrivato Llorente. Qualche giorno fa si vociferava di Cutrone, accasatosi però a Valencia. Il tempo stringe e i nomi accostati sono pochi, chissà che Marino non abbia tenuto nascosto un possibile colpo last minute, cosa alquanto improbabile.
Eppure oltre al toro di Pamplona è arrivato, o meglio è ritornato, un altro attaccante: Ewandro. Nel lontano 2016 l’Udinese spese ben 3 milioni per lui, con la speranza di avere in rosa un futuro campione ma che si rivelò ben presto l’ennesimo flop di marca verdeoro. 1 anno e mezzo in bianconero prima di iniziare una serie infinita di prestiti ovunque, in Portogallo, poi in Austria e infine in Brasile dove ha giocato con continuità ma il talento è rimasto in gran parte inespresso. Ora torna in Friuli anche se resta da capire per quanto ci rimarrà. Un ulteriore prestito non gioverebbe nè all’Udinese nè allo stesso giocatore quindi meglio tenerlo in rosa e provare a dargli una chance, quantomeno per far fruttare i soldi spesi.
Se è vero che il brasiliano è maturato durante i prestiti farebbe molto comodo alla causa friulana, perchè ha le caratteristiche che l’Udinese sta cercando dopo la partenza di Lasagna. Rapido nei movimenti, dotato di buon dribbling e con capacità di agire sia da seconda punta che da ala. Nel 3-5-2 in coppia con Llorente potrebbe, oltre che far rifiatare Deulofeu, trovare il suo habitat naturale e finalmente spiccare il volo. Inoltre, l’esperienza del basco potrebbe rivelarsi fondamentale nella crescita del calciatore carioca. Se la società dovesse trattenerlo, si potrebbe anche optare per un 4-3-3 con lui e Deulofeu esterni. In maglia bianconera si è visto solo in qualche amichevole ma i contesti, così come l’allenatore, erano però completamente diversi da quello attuale. Con Iachini, Delneri e Oddo non ha trovato spazio. Chissà che Gotti non possa plasmarlo facendolo diventare utile alla causa bianconera come non lo era mai stato fino ad ora.
Un “acquisto” tanto inaspettato quanto al di sotto delle aspettative ma che si potrebbe rivelare fondamentale.
