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Beto: finalmente trovato il bomber giusto del post Totò?

La caccia al bomber, quello che deve garantire i gol per puntare a qualcosa di più della salvezza, ha portato quest’anno al portoghese Beto Betuncal.
Monica Tosolini

La caccia al bomber, quello che deve garantire i gol per puntare a qualcosa di più della salvezza, ha portato quest’anno al portoghese Beto Betuncal. L’ex Portimonense è stato letteralmente il colpo ‘last minute’: un raid che ha spiazzato tutti, forse anche alcuni addetti ai lavori della società. Grandi cose sono state dette sul 23enne portoghese che nel curriculum, in realtà, può vantare i 13 gol nelle ultime 33 presenze dello scorso anno e i 2 nelle 3 presenze di inizio stagione con la squadra che milita nella Primeira Liga.

Un ragazzo ancora da scoprire, insomma. Ha la fisicità dell’attaccante boa, dello spilungone che crea spazi in area e spizza palloni per i più ‘qualitativamente dotati’. Sembra più agile e sicuramente più veloce di altri suoi illustri predecessori, ma deve ancora farsi conoscere bene. Per ora, soprattutto dopo la prestazione di Genova, condita dal primo gol in bianconero alla seconda apparizione da titolare, si sta meritando giudizi positivi.

Siamo solo all’inizio di questa sua avventura friulana ma la speranza è che non tradisca le attese, come invece hanno fatto diversi suoi colleghi passati per Udine prima di lui, chiamati per il dopo Totò.

Già ai tempi di Di Natale c’era in rosa lo svedese Mathias Ranegie, che scomparve dopo il gol al Milan del 23 settembre 2012 che gli regalò illustri paragoni. Di lui si ricordano più gli episodi extra campo (ad esempio il ricovero per la reazione allergica alle noci) che imprese pallonare.

L’anno successivo gli scout dell’Udinese andarono a pescare in casa Chelsea il croato Stipe Perica. La buona volontà di certo non gli mancava. Peccato che per i movimenti in campo sembrasse spesso un giocatore proveniente da un altro sport. Diversi allenatori hanno provato a ‘sgrezzarlo’, ma dopo tre stagioni con 10 reti in 69 presenze si sono arresi.

Lo staff bianconero non ha invece avuto pazienza con giocatori come Hamdi Harbaoui e Felipe Vizeu. Il primo è stato acquistato a maggio e ceduto ad agosto dello stesso anno; il secondo, arrivato in estate, ha lasciato alla prima occasione in inverno. E da allora va avanti a suon di prestiti in giro per il mondo.

Qualcuno, nella stanza dei bottoni, ha forse avuto grandi aspettative su Riad Bajic: da quando è arrivato nel 2017, torna ogni estate per le valutazioni del caso e riparte prima dell’inizio del campionato. Ha trovato sempre estimatori in Turchia e in serie B, ma non abbastanza a Udine. Dove invece c’è ancora, ma solo perché non trova soddisfazione nemmeno in chiave mercato, Lukas Teodorczyk, l’attaccante polacco portato nel 2018 da Pradè, che per lui si sbilanciò in grandi apprezzamenti. Purtroppo il feeling con la realtà friulana non è mai sbocciato. Capita. Certo che però, a ben guardare, viene da mordersi le mani a ricordare che per Duvan Zapata, valorizzato a Udine su commissione di De Laurentiis, forse valeva la pena investire.

Ma è inutile piangere sul latte versato: il centravanti del futuro, adesso, è Beto.

Forza ragazzo, l’Udinese ti aspetta!

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