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Attacco Udinese: alla ricerca del riferimento perduto

E alla fine, anche Deulofeu pare costretto a mollare.
Monica Tosolini

E alla fine, anche Deulofeu pare costretto a mollare. Sembra quasi una maledizione quella che in questa stagione colpisce i riferimenti offensivi dell’Udinese. L’attacco bianconero, che di problemi già di suoi ne ha, ha dovuto anche subire continue trasformazioni a causa degli infortuni che hanno colpito i giocatori individuati da Gotti come riferimenti. L’unico che si è ‘salvato’ è stato Lasagna, ma è stato lui stesso a scegliere di rinunciare alle sue chance cambiando addirittura maglia, proprio quando Gotti, per necessità e per fiducia, aveva deciso di affidarsi stabilmente a lui. Dalla gara con il Benevento, infatti, KL15 era sempre partito titolare: prima con Pussetto, poi con Forestieri, quindi con Pereyra e infine con Deulofeu. Proprio con il rifiorire del catalano, Lasagna ha lasciato. 

Ma andiamo con ordine. L’ex Carpi, dando seguito a quanto di buono fatto nel finale della passata stagione, si era presentato ai nastri di partenza di questo campionato come capitano e titolare indiscusso assieme ad Okaka. Il mercato, però, doveva ancora portare la concorrenza e quando questa è arrivata e si è inserita, tutte le certezze sono scomparse.

Lasagna-Okaka è stato il tandem offensivo titolare dalla prima alla quinta giornata. Contro il Milan, poi, Gotti ha tentato l’esperimento del tridente con Pussetto, Okaka e Deulofeu. Da lì la convinzione che era meglio tornare al 3-5-2 e la scoperta di Pussetto quale compagno ideale per Okaka. E’ durata un paio di partite, poi Okaka si è infortunato e Gotti ha scoperto l’ottima intesa tra Forestieri e Pussetto. Ma ecco di nuovo l’infortunio abbattersi: stavolta su Forestieri. E Gotti si è dovuto mettere alla ricerca del partner migliore per Pussetto. A Torino ha provato Deulofeu, contro il Crotone (anche per riconoscenza dopo il gol vittoria contro i granata) Nestorovski; quindi è tornato su Deulofeu prima di rendersi conto che il numero 9 aveva bisogno di altro tempo. E allora ecco il tandem Pussetto-Lasagna contro Benevento e Juventus. Ma poteva durare? Certo che no. Pussetto si è addirittura rotto il crociato, chiudendo con largo anticipo il suo campionato.

E’ quindi ripartita la caccia al tandem migliore. Con il Bologna ci hanno provato Lasagna e Forestieri, ma l’argentino, manco a dirlo, si è infortunato di nuovo. Allora avanti con Lasagna e Pereyra per tre partite (Napoli, Samp e il recupero con l’Atalanta), poi Lasagna-Deulofeu. Ma quella con l’Inter è stata l’ultima partita di Lasagna a Udine. Poi è ‘risorto’ Deulofeu, finalmente a posto fisicamente e di conseguenza anche psicologicamente. Troppo bello per essere vero, anche stavolta. Proprio mentre stava mettendo a punto anche l’intesa con Llorente, è finito ko.

E adesso? Gotti si trova costretto a trovare nuove soluzioni, potendo scegliere tra Okaka e Llorente, alternativi uno all’altro; e Pereyra e Nestorovski a contendersi il ruolo di spalla. 

Per fortuna, il mister riesce a fare di necessità virtù. Ma è lecito chiedersi come sarebbero andate le cose se tanta sfortuna non si fosse abbattuta, stavolta, proprio là davanti.

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