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Arslan: “Il futuro? Non ci penso, vivo giorno per giorno”

Fermato da un infortunio contro il Sassuolo, nella prima parte di una stagione che non si sta rivelando per lui all'altezza della sua prima in Italia, Tolgay Arslan è sempre pronto a combattere.
Monica Tosolini

Fermato da un infortunio contro il Sassuolo, nella prima parte di una stagione che non si sta rivelando per lui all’altezza della sua prima in Italia, Tolgay Arslan è sempre pronto a combattere. In campo (è uno dei bianconeri che colleziona più gialli) e fuori. In una intervista ad ‘A Spor‘ ha parlato di passato e presente. Sul futuro, però, non si è sbilanciato perchè, ha spiegato, “Mi piace molto il calcio e la vita in questo momento. Voglio vivere ogni giorno. Io non ho mai pensato al mio futuro” ha sottolineato, dribblando così anche la domanda su un suo eventuale ritorno in Turchia, di cui radio mercato parla frequentemente.

Più volte ha ripetuto “Oggi qui sono molto felice. Volevo il campionato italiano e credo di aver fatto una buona scelta”. E i tempi del Besiktas e del Fenerbahce sembrano lontanissimi, come certi episodi vissuti che gli hanno lasciato grande amarezza. Anche se porta nel cuore i tifosi e quel Paese. Soprattutto, afferma, “mi manca il cibo di Istanbul, la cucina turca è la numero uno al mondo”.

In Italia, a Udine, ha però trovato subito la dimensione ideale per sè e la sua famiglia: “Non conoscevo la lingua nei primi mesi. Dopo averla imparata, la nostra vita è diventata più facile. Attualmente, la mia famiglia, io, tutti siamo contenti. Il traffico è un grosso problema a Istanbul. Qui invece posso muovermi facilemente ovunque. Vado allo stadio. Lascio i bambini a scuola. Tutto in 7-8 minuti”.

Certo, il tifo italiano non è come quello turco: “L’amore dei tifosi è grande, ma non tanto quanto quello che c’è in Turchia”.

Mondi diversi, anche nell’interpretare il calcio: “In Turchia, se hai fatto una brutta partita ma poi segni, tutto viene dimenticato. In Italia, invece, sono importanti anche i passaggi, gli assist. E’ importante innescare l’azione decisiva. Soprattutto, qui la cosa più importante è la squadra: quella viene prima di tutto. Per quanto riguarda i miei compiti, io devo dare i tempi, gestire le situazioni. Qui il calcio è visto da una prospettiva diversa”.

In questa stagione, Arslan non ha trovato la continuità di impiego che ha avuto nel suo primo anno in serie A. Per lui, finora, 11 presenze per un totale di 539 minuti in campionato in cui ha prodotto due assist e ha preso finora 3 cartellini gialli.

Nel campionato 2020/21, invece, aveva totalizzato 30 presenze (1.833 minuti) in cui ha segnato 3 reti (contro Lazio, Bologna e Benevento) e preso 9 cartellini gialli.

Il centrocampista tedesco è in scadenza di contratto: al momento non si parla per lui di rinnovo e questo ha alimentato le voci sul presunto interesse di alcuni club turchi.

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