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A Udine si rischia sempre il ‘mal di gol’

Alzi la mano chi ancora si ricordava di Ryder Matos.
Monica Tosolini

Alzi la mano chi ancora si ricordava di Ryder Matos. O meglio: pensava che l’attaccante brasiliano fosse ancora sotto contratto con l’Udinese. E’ stato lui a riportare alla luce la sua situazione contrattuale ai giornalisti della Fiorentina che lo hanno intervistato in vista della sfida con i bianconeri. Qua non ha brillato, anzi. E come lui molti altri giocatori offensivi passati per Udine negli ultimi anni. Alcuni sono spariti dalla circolazione: vedi Emanuele Rovini, talento di prospettiva che sta pagando a caro prezzo problemi fisici. E’ ancora legato contrattualmente all’Udinese, fino al 30 giugno, ma sperava di tornare a buoni livelli durante la lunga esperienza a Pistoia. Invece nulla, è fermo ai box da mesi. Ruscio Garmendia è un altro giovane promettente che non è riuscito a fare il salto dalla squadra Primavera alla prima. E’ desaparecido anche Franck Djoulou, altro prospetto delle zebrette. Si sono persi anche Alexis Zapata, approdato al CS Emelec da svincolato e Nabil Jaadi, che ha trovato l’accordo ultimamente per giocare al Mouloudia d’Oujda; Petar Micin, invece, è finito in prestito al Kukaricki dove ha messo assieme finora solamente 5 apparizioni e zero gol.

L’Udinese si è liberata presto di Christo Gonzalez che, all’Huesca (serie B spagnola), ha realizzato finora 2 gol nei 17 incontri in cui ha preso parte. Sono casi di giovani prospetti, talenti sui quali si pensava di poter puntare e da crescere in prospettiva. Giocatori che l’Udinese ha letteralmente perso. Ci sono però calciatori nei quali la società friulana aveva deciso di investire per un riscontro immediato sul campo e che magari adesso, si sperava, potessero tornare utili nel contesto di sterilità del reparto offensivo. Giocatori che, in un momento di bisogno come quello attuale, si poteva pensare di far rientrare.

Investimenti tipo quello di Riad Bajic, per cui l’Udinese ha versato 5,5 milioni al Konyaspor. Arrivato nell’estate del 2017 ha ‘resistito’ in Friuli solo mezza stagione in cui è riuscito a vedere il campo per 75 minuti senza lasciare traccia. Difficoltà di ambientamento hanno consigliato per lui un prestito immediato: a gennaio era già tornato in Turchia, al Basaksehir. Lì, in 9 presenze, ha totalizzato 3 reti. Il club lo ha voluto in prestito ancora per un anno, ma non è andata poi così bene: 22 presenze, 6 gol e 1 assist. Così è finita la sua parentesi in quella società, ma è rimasto in Turchia per tornare al Konyaspor, stavolta in prestito dall’Udinese. E lì finora, ha totalizzato 19 presenze, 1 gol e 1 assist. Numeri che non fanno pensare a lui come ad un rimpianto: qui difficilmente avrebbe potuto fare meglio, vien da pensare.

L’ex Chelsea Stipe Perica a Udine ha conquistato i tifosi ma non il campo. Ora gioca nel Mouscron dove ha realizzato ben 7 reti e 1 assist in 15 gare di Jupiler Pro League. Non ha mai fatto così bene, a Udine il suo massimo è stato 6 reti in 27 gare, ma forse in Belgio ha trovato la sua dimensione ottimale . Felipe Vizeu è l’unico attaccante che effettivamente a gennaio ha fatto un salto in Friuli, ma solamente per concordare il nuovo prestito. In Brasile ha ottenuto riconoscimenti al Gremio, che però non lo ha riscattato. E’ finito in Russia, all’Akhmat Grozny dove però ha iniziato in panchina. L’Udinese di fatto non ha mai dimostrato di credere in lui, anche se lo ha messo sotto contratto fino al 2023. Aly Malle nella serie B turca ha segnato 2 gol in 16 gare con la maglia del Balikesirspor: non si può sperare sia pronto per la A.

Lo erano invece sicuramente Darwin Machis e Nacho Pussetto. Il venezuelano è tornato al Granada, suo primo amore, e per la gioia dei tifosi locali in 25 gare ha segnato 5 gol, fornito 3 assist e soprattutto si è reso utile alla squadra attualmente nona in Liga. Qui ha pagato la scelta del modulo che ormai è un dogma. E lo stesso è accaduto a Nacho Pussetto, investimento da 8 milioni di euro mandato incredibilmente a titolo definitivo al Watford dove finora ha visto il campo per 40 minuti spalmati su 5 apparizioni. Ma l’Udinese in quel reparto era già ben coperta, anche troppo, tanto che giocatori del calibro di Nestorovski e Teodorczyk (chiedere a Pradè le referenze) sono chiusi da Lasagna e Okaka, 9 reti in due.

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