Non ce l’ha fatta a vedere la realizzazione della sua ultima intuizione. All’età di 78 anni è scomparso Enzo Cainero, il patron delle tappe friulane del Giro d’Italia. E’ morto all’ospedale di Udine. Dal mese di ottobre era ricoverato al Gervasutta, dove stava lottando per recuperare da un malore che lo aveva improvvisamente colpito. Tra pochi giorni sarebbe tornato a casa dalla sua famiglia, dalla moglie Laura e dai figli Andrea e Marco. Commercialista e manager sportivo, negli ultimi due decenni ha legato indissolubilmente il suo nome al Giro d’Italia, rendendo il Friuli Venezia Giulia sempre più protagonista della corsa rosa, valorizzando angoli noti e meno noti della regione, lanciando sfide che sembravano impossibili e che invece grazie al suo carisma e alle sue capacità professionali e umane ha portato sempre a termine con successo, dallo Zoncolan, alla base di Rivolto, al Lussari, dove il 27 maggio prossimo approderà la penultima tappa del Giro 2023. Non solo il ciclismo nella sua lunga carriera sportiva, che lo aveva visto anche sul campo come portiere. A livello dirigenziale ha legato il suo nome all’Udinese e al Venezia in ambito calcistico, e al basket udinese. Project manager nel 2003 delle Universiadi di Tarvisio, ha messo la sua firma nei principali eventi sportivi regionali dal 2000 a oggi. Nel 2008 fu candidato sindaco a Udine.
Il presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga ha voluto ricordarlo con questo post: "Con la tua scomparsa il FriuliVeneziaGiulia non perde solo un grande professionista e manager di successo. Perde prima di tutto un uomo innamorato della sua terra. Orgoglioso di poterla raccontare in tutte le sue forme, attraverso ogni idea coltivata, ogni evento realizzato. Lo spirito alpino declinato in ogni gesto. Il rispetto delle istituzioni. Una vita dedicata al bene comune. Una scomparsa che ci rattrista molto ed una perdita per tutta la regione. Le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia.
“Perdo un amico con cui ho condiviso tante battaglie e insieme al quale, grazie alla sua forza, abbiamo raggiunto traguardi che parevano impossibili”. Lo ha affermato il vicegovernatore Riccardo Riccardi. “Il suo entusiasmo e la sua forza hanno portato la nostra regioneagli occhi del mondo. Con Enzo Cainero se ne va un pezzo del Friuli Venezia Giulia. Lo saluto con la stima e l’affetto di sempre – queste le parole di Riccardi – sapendo che questa terragli darà quel riconoscimento rivolto ai più grandi”.
"Il Friuli Venezia Giulia perde un suo ambasciatore, un organizzatore e professionista non solo del mondo sportivo che si è sempre speso per far eccellere la nostra terra a livelli internazionali. Di Enzo Cainero ho potuto personalmente apprezzare le qualità lavorative e umane; io giovane politico impegnato in Provincia e poi come sindaco d Talmassons, ricordo quanta fiducia Cainero riponesse proprio nei giovani, una fiducia e un trasporto poi dimostrati sino alla fine del suo operato". Così la nota di cordoglio del presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, alla famiglia di Enzo Cainero alla notizia della scomparsa, a 78 anni, del manager e commercialista udinese. "Mai potremo dimenticare il suo impegno per la riuscitissima Universiade invernale del 2003 - così ancora Zanin - come le magie che, frutto di passione e contatti eccellenti, hanno fatto della nostra regione una delle terre privilegiate del ciclismo e del Giro in particolare. Salutiamo non un uomo solo al comando, ma colui che ha saputo creare e guidare una grande squadra targata Fvg".