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SCI COPPA DEL MONDO – Sulla Saslong il primo acuto di Casse

Nel superG che ha aperto la due giorni in Val Gardena, il piemontese rompe finalmente il ghiaccio in carriera. Precedendo di un solo centesimo l’americano Goldberg. Terzo Odermatt. Gli altri italiani: 10mo Paris, 11mo Zazzi, 16mo Molteni, 30mo Franzoni, 35mo Innerhofer. Domani (sempre alle 11.45) la discesa libera
Redazione

SANTA CRISTINA VALGARDENA. E meno male che la Saslong era una pista indigesta agli italiani! Se l’anno scorso Dominik Paris vinse la discesa libera, quest’anno l’overture della due giorni gardenese di Coppa del Mondo coincide con il trionfo di Mattia Casse nel superG: alla gara numero 201 in carriera, a 34 anni suonati (saranno 35 a febbraio, non proprio l’alba di un’atleta) il piemontese – sceso con il pettorale numero 10 – ha fatto registrare il tempo di 1’28”23, domando la concorrenza dopo aver gestito una pista resa ancora più complicata della nevicata notturna.  Per l’azzurro si tratta del secondo podio in Gardena, dopo il terzo posto in discesa colto nel 2022. L’unico brivido è arrivato dal secondo classificato, lo statunitense Jared Goldberg – debuttante ai piedi del Sassolungo – distante (si fa per dire) un solo centesimo. Terzo gradino del podio (a 43 centesimi) per Marco Odermatt, detentore della Coppa, già vincitore a Beaver Creek, ma mai primo su questo pendio. Da ricordare che l’ultimo italiano ad aggiudicarsi il SuperG da queste parti (era addirittura il 2008…) fu Werner Heel. E, sempre nella specialità,l’acuto più…recente è di Paris, a Soldeu, nel 2019…

IL VINCITORE. Miglior tempo martedi, nella prima prova cronometrata di discesa, secondo 24 ore dopo. Beh, un avviso ai naviganti Mattia Casse l’aveva mandato…

“Non lo so, bisogna vedere gara per gara e quella di oggi è stata da primo posto – commenta radioso il piemontese – sono contento, anche perché farlo in casa è più bello. Ho sciato bene, solido dall’inizio alla fine, magari lasciando un pò nel finale. E domani ci riprovo.”

Non dev’essere male “scegliere” la Saslong per la prima volta in Coppa.

“Ha un sapore diverso, ovvio, ma le gare non sonomica finite…”

Hai tremato soltanto durante la performance di Goldeberg.

“Un solo centesimo di differenza: a volte ce l’hai a favore, altrecontro.”

Per lo stesso “distacco”, anche se troppo tempo fa (era il 1975, ndr) Thoeni si vide sfilare la discesa di Kitzbuhel da Klammer.

“Si va un pò indietro negli anni, oggi è andata, la stagione è appena iniziata, sto sciando bene, adesso focus su domani.”

Previsioni?

“Intanto brindiamo a questa vittoria. Ma senza sedersi sugli allori: domani c’è un’altra prova e i colleghi abituati a vincere, che oggi sono rimasti dietro, fai presto a ritrovarteli davanti.”

Il tracciato e la pista erano di tuo gradimento?

“Max Carca mi ha detto: è la “tua” pista, ci sono le condizioni per fare la differenza: ed è successo…”

GLI  ITALIANI. Un rendimento di squadra soddisfacente, quello degli azzurri: nella top ten troviamo, infatti, Domink Paris. Immediatamente alle sue spalle Pietro Zazzi. A punti sono andati pure Nicolò Molteni (16mo) e Giovanni Franzoni (30mo). L’ormai quarantenne Innerhofer (compleanno proprio ieri) è arrivato invece 35mo, mentre Schieder si è dovuto accontentare del 54mo posto. Delusione, infine, per la speranza locale Max Perathoner: il 21enne, al debutto in Coppa, non ha infatti concluso (come il collega Bejamin Alliod) la prova. 

DOMANI. Alla stessa ora (11.45) il clou della 57ma edizione della Saslong Classic, la discesa libera.

Roberto Zanitti

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