GUARDA IL VIDEO Il Dipartimento della pubblica sicurezza ha smentito “la presenza di servizi di intelligence stranieri a Udine, in occasione della partita di calcio Italia-Israele”. La notizia della presenza del Mossad nel capoluogo friulano era stata diffusa dalla Gazzetta dello Sport, scatenando la polemica politica.
Sequando quanto riportato dal quotidiana milanese, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sarebbe stato in contatto con le autorità di Tel Aviv per garantire un’accoglienza serena alla nazionale israeliana sorvegliata sul nostro territorio da una pattuglia di agenti del Mossad.
Nell’articolo, dedicato alla partita Italia-Israele che si disputerà il 14 ottobre allo Stadio Friuli, si precisava che la squadra ospite sarebbe stata “prelevata all’aeroporto di Ronchi dei Legionari e scortata fino a una struttura top secret, con vigilanza h24 fino all’attimo in cui lascerà l’Italia”.
Poi è arrivata la smentita di Roma, con il dipartimento di sicurezza che ha negato la presenza dell’intelligence istraeliana.
Un tanto è bastato ad infiammare la polemica, in un clima già teso dopo le manifestazioni e i cortei dei giorni scorsi. Sulla partita che si disputerà tra una settimana a Udine è intervenuto direttamente il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “Staremo attenti, noi ci preoccupiamo sempre, non ci sono segnali specifici di allarme ma l’attenzione è molto alta”, ha detto.
Ieri intanto la notizia dell’arrivo del Mossad a Udine per la partita Italia-Israele ha scatenato le reazioni della politica ed è diventata oggetto di polemica anche a livello nazionale.
Oggi l’attenzione è massima in tutto il Paese, in particolare a Roma, per il secondo anniversario dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.
