Basta parole, servono i fatti. Alla vigilia del recupero di Udinese-Atalanta, cade più che mai a pennello la scelta presa la scorsa estate da mister Gotti di non rilasciare dichiarazioni alla stampa prima di gare infrasettimanali. Stavolta si dà così seguito anche a quanto detto dal capitano De Paul, dopo la sconfitta con la Sampdoria: “Non è il momento di parlare, ma di fare i fatti”. E, aveva aggiunto il leader della squadra, di mantenere alta la concentrazione. Non solo Gotti, tutti sono in discussione in questo momento.
Ed è arrivata l’ora di compattarsi davvero: anche per questo, il tecnico ha convocato per domani tutta la rosa a disposizione. Tradotto: in ritiro ci sono anche Jajalo, Prodl e Pussetto, i lungodegenti che sappiamo non poter scendere in campo ma che, con la loro presenza, dovranno contribuire a recuperare l’autostima all’interno del gruppo. Con 4 sconfitte nelle ultime cinque gare ci possono essere ripercussioni a livello psicologico, perciò bisogna pensarle tutte pur di tornare sulla retta via.
L’avversario, questa Atalanta e non quella che il calendario aveva previsto di incontrare un mese fa, è un brutto cliente. Ora si è ripresa dallo scossone della vicenda Papu Gomez e ha ricominciato a correre ai suoi ritmi. Il Genoa, domenica, gli ha imposto il pari: un precedente che deve dare speranze al gruppo bianconero, autore di buone prestazioni ma sempre alle prese con il problema del gol.
Gotti non recupera giocatori e si affiderà ancora a Lasagna come terminale offensivo. Nella formazione iniziale dovrebbe esserci una sola novità, Arslan al posto di Walace, con possibili cambi anche sulle fasce; per il resto confermati i titolari scelti contro la Samp. Quindi Musso tra i pali; Becao, Bonifazi, Samir in difesa; Larsen, De Paul, Arslan, Mandragora e Zeegelaar in mediana; Pereyra alle spalle di Lasagna.
Dopo lo stop alle parole, speriamo arrivi anche un freno agli errori.