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3-5-2: ancora tu?

In virtù di scelte societarie volutamente orientate in favore della qualità sudamericana, il duo Gotti-Cioffi, si trova in organico una qualità tecnica superiore alle annate precedenti.
Monica Tosolini

In virtù di scelte societarie volutamente orientate in favore della qualità sudamericana, il duo Gotti-Cioffi, si trova in organico una qualità tecnica superiore alle annate precedenti. Per ammissione non solo del leader carismatico bn RDP, il livello raggiunto sul piano tecnico si eleva rispetto al recente passato. GOTTI grazie al recupero completo della rosa, avrà a disposizione diverse variabili tattiche da adottare specialmente a gara in corso. Lo stimolo di partenza incline ad impostare l’undici verso una formula tattica più spregiudicata, é stata forte. I troppi gol subiti, la mancanza di punti fermi come il centrale NUYTINCK, o MUSSO a difesa della porta, hanno favorito il ripristino del vecchio, consolidato e conosciuto 352.

Quasi un ricorso ad antiche certezze, se è vero come è vero, che nel corso della passata stagione la squadra di GOTTI, nonostante un avvio affidato a Tudor con risultati non proprio esaltanti, finì col raggiungere il numero più elevato di “clean sheet” (14), ovvero chiudere la gara inviolati.

Meno spettacolo, più certezze, è sembrata la linea sposata dal mister, forse anche dettata da una situazione di classifica che ad inizio novembre destava non poche preoccupazioni. Vero che l’unica partita “steccata” è parsa quella casalinga con lo Spezia – peraltro in grado di mettere in difficoltà molte rivali più accreditate – ma altrettanto vero che senza punti la poesia rimane opera incompiuta.

Siamo convinti che con il pieno recupero di DEULOFEU e di MANDRAGORA godremo nel prossimo futuro anche di calcio champagne, come si definiva un tempo l’espressione di gioco brillante, oggi tuttavia il pragmatismo da classifica impone l’impiego di schemi radicati, quasi congeniti per Udinese calcio, il 352 di decennale memoria.

GOTTI dispone di oltre 30 elementi in organico, molti dei quali già calatisi nel canovaccio tattico predetto. Proviamo allora a capire in funzione dei 6 comparti base, quale interpretazione e quali protagonisti potranno garantire le risposte più attese.

Porta

Il ruolo non è in discussione: MUSSO è inamovibile. NICOLAS nel ruolo di prima riserva non ha avuto fortuna nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa. SCUFFET almeno sino a gennaio, sembra la possibile alternativa in caso di necessità al forte portiere argentino, che rimane autentico pilastro. GASPARINI rimane un prospetto, forse verrà mandato in B.

Difesa

Giovatasi oltre misura del rientro di Bram NUYTINCK nel ruolo di registra centrale del reparto arretrato, la difesa bn sta trovando apprezzabile rendimento anche in BECÃO a destra, e da SAMIR a sinistra. Tutti e 3 son abili saltatori, potenti fisicamente e attenti sul piano tattico. Le amnesie di inizio campionato quando l’ex Anderlecht era ai box per problemi fisici, sembrano di colpo svanite, tanto che al centrale olandese, molto apprezzato da Mr. GOTTI, è stato allungato il rapporto contrattuale. Alle loro spalle scalpita Kevin BONIFAZI, smanioso di mettersi in mostra e altrettanto abile in chiave aerea. Non ci stupiremmo affatto, di vederlo impiegato a gara in corso, a protezione del risultato. DE MAIO, più che PRÖDL costantemente indisponibile, va a garantire esperienza e fisicità in caso di necessità. 5/6 elementi sembrano sufficienti a garantire il reparto.

Destra

L’unico esterno che ha il posto garantito é STRYGER LARSEN. Abile nel districarsi sia a destra, dove viene di fatto schierato, sia a sinistra, ruolo che occupa nella nazionale, il danese offre anche una duttilità tattica che lo rende assai prezioso. Dietro a lui cresce molto il giovane argentino MOLINA, un esterno “di gamba” che ama molto spingere in avanti. Se Nathan saprà crescere a sufficienza anche sul piano tattico, possibile che il danese vada ad occupare la corsia opposta. Alternativa TER AVEST, un po’ troppo timido nel proporsi, quando chiamato in causa. PUSSETTO in ultimo, o in caso di necessità, potrebbe abbassarsi a fare il 5º.

Sinistra

Un duo olandese a giocarsi il ruolo. ZEEGELAAR ultimamente si è rivalutato con prestazioni convincenti, mentre OUWEJAN, forse più tecnico e abile nel cross, garantisce meno forza fisica. Ci sarà spazio per staffette specie in funzione dell’andamento di gara. Il colored del Suriname, rispetto al connazionale, sembra meno adatto a subentrare a gara in corsa. MICIN completa le scelte. Da non trascurare infine, che in caso di ricorso al 433 o 343, il ruolo potrebbe venir occupato anche Gerard DEULOFEU a cui verrebbe chiesto un contributo forse innaturato, in chiave tattica.

Centrocampo

Tutto ruota attorno al “Diez”, numero pesante sulla casacca, ma degnamente onorato. La maturità calcistica del talento di Sarandì si consacra partita dopo partita tanto da renderlo uno dei centrocampisti più ricercati sul mercato. Non sappiamo per quanto ancora ce lo potremmo godere, certo è che la fam.Pozzo ha fatto un gran colpo nel convincerlo a rimanere un’altra stagione in Friuli. Da lui e dal Tucu PEREYRA passano le fortune di una stagione che apparentemente sta volgendo al sereno. Due fini palleggiatori che danno del tu al pallone e che il tecnico intende giustamente schierare con continuità e in prossimità l’uno dell’altro. Dietro a loro si sta imponendo con sempre maggior personalità il turco-alemanno Tolgay ARSLAN, fine cucitore di gioco posto a presidio del vertice basso del centrocampo a 3, la cui unica pecca, é l’ammonizione facile. Quando imparerà a conoscere al meglio le caratteristiche degli avversari, migliorerà anche in tali circostanze. Difficile scalzarlo dunque, sia per MANDRAGORA, il cui apporto tecnico-tattico è molto atteso, sia per WALACE, che molto bene aveva concluso la stagione scorsa. Il verde-oro appare l’elemento in grado di conferire maggior forza fisica al reparto, fornendo un valido compromesso tra tecnica e interdizione. Anche MAKENGO sembrerebbe un giocatore interessante su cui puntare tanto che la sua crescita tattica è monitorata con gran attenzione. Esplosivo come lo era Asamoah a suo tempo, potrà dare un gran contributo atletico, al pari dell’altro giovane COULIBALY, che vanta caratteristiche similari con una miglior propensione all’inserimento (stile Fofaná). JAJALO, appena recuperato e PALUMBO, forse ancora acerbo, completano un reparto tendenzialmente sovraffollato. Se si aggiunge poi la presenza di un ritrovato FORESTIERI, partito sulla carta come riserva del Tucu, ma utilizzabile anche in attacco, ecco che il numero di interpreti diventa importante. Ad oggi, con recuperi ultimati, sono ben 10 i giocatori schierabili nel comparto, dopo gennaio prevedibile il settore si possa ridurre a soli 8 elementi.

Attacco

5/6 elementi più Fernando FORESTIERI compongono il reparto. Gli esterni d’attacco son incarnati da PUSSETTO, argentino in grande spolvero, e DEULOFEU, il cui pieno recupero fisico è molto atteso, in prestito dal Watford. Due elementi duttili, schierabili sia da punta che da esterni nel 433; forzatamente anche in un 352 con qualche compito tattico di non naturale patrimonio. KL15, seconda punta naturale, non sta vivendo una fase brillante di stagione, nonostante la nazionale, ma GOTTI che lo stima, lo aspetterà. Nessuno è veloce quanto il mantovano, tanto da renderlo giocatore temuto da qualsiasi difesa avversaria. Le sue doti di corsa saranno molto utili ad una squadra tecnica come quella bianconera. Certo che al buon Kevin i tifosi chiedono maggior mordente. Un attaccante deve, ma proprio deve, esser più cattivo; meno corsa più reti. Giusto o sbagliato che sia, gli attaccanti si misurano prevalentemente in quello.

FORESTIERI costituisce la sorpresa inattesa. Impiegato persino tra gli avanti dimostra che ci può stare, tanto da costituire una variante tattica (3511 – 3412) non trascurabile. GOTTI conosce le sue caratteristiche sin dai tempi dell’Under ed è probabile possa riservargli parecchio spazio. Arriviamo al centravanti ovvero Stefano OKAKA. Gratificato dalla recente chiamata in nazionale, e da qualche gol e assist importante sta vivendo una seconda giovinezza calcistica. Doveva partire, lusingato dalle Lire turche, è rimasto. Da lui si attende oltre al contributo di generosità tattica, qualche gol in più. Il centravanti di una squadra ambiziosa non può non chiudere la stagione in doppia cifra, e soprattutto deve tirare, tirare, tirare verso la porta! Assist o incornate seppur vincenti, non bastano. Udine é sin troppo ben abituata dalla storia dei suoi grandi bomber, forse troppo pensando ai Totò, Bierhoff, Amoroso! Poi c’è NESTOROVSKI riserva del romano, il quale va elogiato per la sua grande abnegazione. Voglioso come pochi ha avuto forse meno spazio di quanto meritasse, ma il significativo contributo dato in nazionale con conseguente umore ritrovato, siamo certi potrà tornare molto utile a lui stesso ed alla squadra. In ultimo va menzionato Cristo GONZALEZ, un giocatore di talento che stenta ad integrarsi in terra friulana. Scomodo fare accostamenti, fondamentale evitare rimpianti quali, Zielinski, Cuadrado, Muriel, Fernandes…

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